NAPOLI – Un disoccupato è morto suicida questa mattina in un appartamento nel quartiere Vomero, a Napoli. L’uomo, Francesco Assante, di circa 50 anni, era stato licenziato un anno fa dal centro di fisiokinesiterapia nel quale lavorava. La notizia del suicidio è stata data dal segretario regionale della Cisl Campania Lina Lucci nel corso di un’assemblea del sindacato al quale partecipa il segretario generale Raffaele Bonanni.

“Si è tolto la vita un lavoratore. Sono notizie che non vorremmo mai avere. Invito tutti ad un momento di silenzio”, ha detto la dirigente campana della Cisl. Il suicidio – secondo quanto ha riferito il segretario regionale del sindacato funzione pubblica, Salvatore Altieri – sarebbe riconducibile alle difficoltà economiche del disoccupato.

 

Francesco Assante di 53 anni, è stato trovato privo di vita ieri sera poco dopo le 21.30 in una stanza che occupava in via Ruoppolo, nel quartiere Vomero. Il cadavere – ha reso noto la polizia – mostrava segni di decomposizione. La morte, dunque, risalirebbe ad alcuni giorni fa. A fare la scoperta sono stati un fratello dell’uomo, che non lo sentiva da alcuni giorni, ed un conoscente che lo ospitava da qualche mese nella stanza di sua proprietà. Il pm Sergio Ferrigno della Procura di Napoli ha disposto l’ autopsia sul cadavere di Assante, che è stato trasferito al Policlinico della Seconda Università degli Studi. Assante – secondo il dirigente della Cisl Salvatore Altieri – sarebbe stato licenziato per motivi disciplinari dal Cetro di Fisiokinesiterapia dove lavorava. La Cisl – alla quale Assante era iscritto – lo aveva assistito nella presentazione del ricorso ed aveva contestato gli addebiti disciplinari che gli erano stati mossi.

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