Sta svelando altri retroscena Sergio Orsi, l’imprenditore, di fatto collaboratore di giustizia, ritenuto legato alla fazione Bidognetti del clan dei Casalesi, che insieme al fratello Michele gestiva la società di raccolta dei rifiuti Eco4. Nel processo a Nicola Cosentino, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, incardinato al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Orsi è ascoltato come imputato in procedimento connesso, essendo stato condannato in abbreviato nell’ambito dello stesso procedimento dell’ex sottosegretario del Pdl. Rispondendo al pm Alessandro Milita (la prima parte dell’esame è terminata lo scorso 24 luglio), l’imprenditore ha parlato anche delle trattative per l’apertura della discarica in una cava di Casale di Carinola: “Seppi di un sopralluogo fatto da Paolucci (oggi europarlamentare Pd, ndr), Facchi ed un sindaco. Chiamai Facchi e dissi che conoscevo i Migliozzi, i proprietari di quella cava. Michele sottoscrisse un preliminare di vendita da 250 mila euro con i Migliozzi. Mi contattò poi Facchi e mi disse che Paolucci gli aveva detto che bisognava coinvolgere anche Nicola Ferraro”. Orsi racconta dove avvenne l’incontro. “Incontrammo Ferraro a Baia Domizia (2003 ndr). Mi disse che per aprirla occorrevano 500 mila euro. Gli dissi che non c’eravamo solo noi, ma c’erano pure i Migliozzi. Parlai con i Cosentino perchè c’era Paolo Romano che faceva articoli contro l’apertura di quella discarica. Quei soldi chiesti da Ferraro, servivano per dei politici che non volle rivelarmi. La discarica non fu autorizzata e perdemmo solo noi 250 mila euro”.

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