CASAL DI PRINCIPE – Sono emersi amianto, eternit, e altro materiale di scarto di lavori edili, tra cui pezzi di cemento e di ferro, dagli scavi effettuati dai vigili del fuoco oggi a Casal di Principe (Caserta) nel terreno ubicato in via Sondrio indicato dal pentito del clan dei Casalesi Luigi D’Ambrosio come sito in cui sarebbero stati sotterrati rifiuti tossici.

Durante l’intervento è emerso anche altro materiale fangoso di probabile origine industriale. Le operazioni, che hanno riguardato anche un altro terreno adiacente al primo, sono terminate in serata e riprenderanno domani. Le ruspe dei pompieri hanno scavato due buche ad una profondità di 12 metri, ovvero a livello della falda acquifera, prelevando campioni di acqua che saranno esaminati dall’Arpac

Intanto per salvaguardare la salute dei cittadini, la Commissione Straordinaria del Comune di Casal di Principe (Caserta) ha reiterato il divieto di utilizzazione dell’acqua proveniente dai pozzi privati, divieto in vigore dal 2011 in base ad analisi dell’ARPAC. D’intesa con la Regione Campania – rende noto il Comune – gli uffici tecnici pianificheranno le operazioni per garantire l’allaccio all’acquedotto a tutti i cittadini sprovvisti di utenze idriche. Lunedì prossimo l’Arpac avvierà le operazioni di analisi delle acque attraverso prelievi dai pozzi. Oggi, intanto, è stata costituita una task force operativa tra Comune e Regione Campania che provvederà a effettuare una serie di interventi per fronteggiare la situazione

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