Una riunione del comitato per l’ordine pubblico è stata convocata per domani mattina dal prefetto di Napoli, Andrea De Martino, dopo l’agguato di Scampia nel quale un pregiudicato è stato ucciso e due persone sono rimaste ferite. Il prefetto sottolinea gli importanti risultati raggiunti dalle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità organizzata. “Si tratta – dice De Martino – di risultati importanti che scaturiscono dall’incessante attività di prevenzione e dal potenziamento del controllo del territorio che confermano come le forze di polizia operino, soprattutto sull’area nord di Napoli, senza sosta e con una forte strategia di coordinamento”.

Risultati di cui il prefetto De Martino si è compiaciuto, esprimendo “forte apprezzamento per la quotidiana e instancabile attenzione che le Forze di Polizia dedicano all’azione di prevenzione e controllo per la lotta alla camorra. Ancora oggi l’Arma dei Carabinieri ha tratto in arresto a Sperlonga il latitante Micillo del clan Mallardo ricercato per associazione di stampo camorristico”. “Lo scontro tra i clan – evidenzia De Martino – continua a causare morti anche in altre parti del territorio nazionale. Un conflitto verosimilmente causato anche dai ripetuti arresti di esponenti di spicco della camorra che hanno determinato la frammentazione dei gruppi criminali con i conseguenti tentativi di riposizionamento alla guida dei sodalizi criminosi”. Nella riunione di comitato, convocata per domani mattina, il prefetto attende “ulteriori contributi per affinare i sistemi di controllo del territorio. Nell’occasione non sarà trascurato anche l’altro versante degli interventi di natura sociale e di governo del territorio da mettere in campo nelle aree maggiormente degradate”. “Alta e particolarmente attenta – sottolinea una nota della Prefettura di Napoli – è la vigilanza delle Forze di Polizia nell’area nord di Napoli, il controllo del territorio è stato potenziato più volte. Per rispondere colpo su colpo allo scontro tra clan rivali, da gennaio scorso quando si sono verificati 5 omicidi di matrice camorristica tra Scampia e Melito, oltre ai presidi stanziali già consistenti di Polizia e Carabinieri, nell’area operano quotidianamente altre pattuglie territoriali, sono impiegati uomini dei reparti prevenzione crimine e delle compagnie d’intervento operativo e unità cinofile antidroga e antiesplosivo”. “Dall’inizio dell’anno – si evidenzia – sono stati 2.754 i servizi di prevenzione generale e controllo svolti dalle Forze di Polizia tra Scampia e Secondigliano, dove la pervicace, incessante azione di Polizia e Carabinieri ha consentito di mettere a segno 314 arresti di cui più di cento per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, 318 denunce in stato di libertà, 886 perquisizioni locali e domiciliari, di sequestrare 53 armi e 553 munizioni, di effettuare 1896 controlli su persone agli arresti domiciliari, sottoposte a vigilanza speciale o a libertà controllata, di sequestrare 19 chilogrammi di sostanze stupefacenti e 44.695 prodotti contraffatti, di accertare 2.316 contravvenzioni al codice della strada, di rinvenire 175 veicoli rubati, di sottoporre a fermo amministrativo 33 veicoli e di ritirare 20 patenti di guida. I continui pattugliamenti del territorio proseguiranno con la stessa intensità anche nelle prossime settimane”. “All’indomani di una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicata proprio al ‘rischio derivante dalla faida in atto tra gruppi criminali rivali’, quest’attività quotidiana ha avuto il culmine in due servizi di prevenzione generale di “alto impatto” svolti il 31 luglio e il 14 agosto 2012. In quelle occasioni, oltre 500 uomini della Polizia di Stato e dei Carabinieri, coadiuvati da altre unità del reparto cinofili, degli Artificieri, dei Vigili del fuoco e di Asia, sono intervenuti congiuntamente, con il supporto di due elicotteri, per mettere in campo le ennesime operazioni nell’ambito di una strategia di vera e propria aggressione alle ‘piazze di spaccio’ di Scampia e Secondigliano. L’azione corale e coordinata – sottolinea il prefetto – ha consentito di rimuovere continuamente le difese passive in ferro e in muratura erette dalla malavita per proteggere e nascondere le attività criminali, costringendo le organizzazioni camorristiche a continui arretramenti. E’ stata contrastata efficacemente l’idea stessa di piazza di spaccio con l’abbattimento sistematico – grazie anche all’ausilio dei cosiddetti tagliatori dei Vigili del fuoco – di cancelli, portoni blindati, muri, posti a protezione dell’attività di spaccio. La tenacia delle Forze di polizia ha consentito di chiudere numerose piazze di spaccio”.

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