Si è appena conclusa la votazione alla camera dei deputati sull’arresto di Nicola Cosentino. L’aula di Montecitorio ha salvato il deputato e coordinatore regionale del Popolo della Libertà. Sono stati trecentonove i deputati che hanno votato contro la richiesta della Procura della Repubblica di Napoli e solo duecentonovantotto quelli che hanno votato a favore.

Decisiva la spaccatura maturatasi nella Lega Nord, dove i parlamentari vicini a Maroni erano schierati per dare il via libera alla richiesta d’arresto mentre Bossi, già ieri sera, aveva lasciato libertà di coscienza ritenendo che negli atti della Procura partenopea non ci fosse nulla di penalmente rilevante.

Il deputato casertano è accusato di aver cercato di favorire il clan dei casalesi per la realizzazione del centro commerciale Il Principe facendo pressioni sui funzionari Unicredit per la concessione di un importante prestito.”Referente politico del clan dei casalesi” era stato definito nell’ordinanza del pm, confermata poi dal gip che aveva definito l’operazione del centro commerciale un manuale del riciclaggio.

Adesso Cosentino dovrà decidere se dimettersi, come annunciato, da coordinatore regionale del Popolo della Libertà.

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