Parco Segreto. Così lo hanno rinominato i bambini, i ragazzini e i cittadini che hanno voluto a tutti i costi la riqualificazione dello spazio intorno piazza Massimo Troisi a Parete. Potrebbe essere un luogo di incontro per vivere la socialità, lo stare bene insieme, la condivisione. Potrebbe essere valorizzato e diventare un punto di ritrovo. Ma questo è lo stato in cui versa. Quasi del tutto privo di illuminazione notturna e quindi non sicuro dopo il tramonto. Le giostrine sono state vandalizzate e non più sistemate. I servizi igienici non hanno bisogno di descrizioni, le immagini sono eloquenti. Parte dei giardini versano in stato di abbandono. Questo si evince semplicemente facendo una passeggiata in quest’area. Più volte sono state organizzate iniziative di pregio da parte dei semplici cittadini, degli attivisti, dei ragazzi residenti nella zona. Ma il loro impegno non basta. Diverse volte l’area è stata ripulita per poi ritornare in questo stato. La ditta incaricata della pulizia purtroppo ha effettuato l’ultima volta il servizio lo scorso 20 gennaio, ma il contratto stipulato è scaduto proprio in quel giorno. Incertezza è ciò che si prospetta per il futuro. Al momento non si sa quale decisione prenderà l’amministrazione Pellegrino in merito a questo parco. Intanto vigono le preoccupazioni del caso. Il Comitato di Quartiere, che tanto si è speso per la riqualificazione dei giardini, nel ringraziare la ditta incaricata si è rivolta anche ai vertici comunali: “Confidiamo nel buon senso dell’Amministrazione Comunale e speriamo che in futuro il prezioso contributo della LSM sia ancora vivo per i ragazzi del Parco Segreto e per tutti i cittadini affinché tutti possano guardare al futuro con serenità e speranza. Grazie infinite. Noi: siamo punto e a capo!”. Non si sa quindi al momento che fine farà questo posto. Si auspica una maggiore continuità nella cura di questi luoghi e soprattutto maggiori controlli partendo dal ripristino di una semplice pubblica illuminazione. Ce lo auguriamo per i bambini e i ragazzi di Parete.
Valentina Piermalese