Lo ha chiamato centinaia di volte. E alla fine la perseveranza (non diabolica) ha pagato. Vincenzo Santagata ha “costretto” Gianpiero Zinzi a mantenere fede agli impegni assunti recentemente durante l’audizione della commissione Terra dei Fuochi, bonifiche ed ecomafie. Il sindaco di Gricignano ha subissato di telefonate il consigliere regionale, presidente dell’organismo, al punto dal “bruciare” le batterie del proprio smartphone. Soddisfatto per il risultato raggiunto, Santagata però sta ancora buttando giù santi e madonne perché ha dovuto sborsare soldi per l’acquisto di un nuovo cellulare. Poverino, quando si tratta di cacciare un euro di tasca propria solo l’ex sindaco gricignanese Andrea Moretti e l’attuale primo cittadino di Sant’Arpino Peppe Dell’Aversana soffrono più di lui. Qual è l’obiettivo centrato da Santagata? Nei giorni scorsi sono stati prelevati campioni di terreno e di acqua dall’area dell’ex sito di stoccaggio provvisorio di rifiuti solidi urbani in località “Fusaro”, al confine con il depuratore di Marcianise. I prelievi sono stati effettuati dai tecnici dell’Arpac, l’agenzia regionale per la protezione ambiente della Campania, con l’ausilio della polizia municipale. L’audizione della commissione Terra dei Fuochi, bonifiche ed ecomafie fu convocata lo scorso 16 settembre perché dalla discarica fuoriuscirono “fumarole” provocate dal rogo di alcuni rifiuti interrati.
Del caso si è occupato puntualmente il collega Luigi Viglione con due puntate di un’inchiesta che sta conducendo Campania Notizie. A noi non interessa buttarla in politica. Siamo accanto ai cittadini che pretendono, giustamente, la salvaguardia della salute pubblica. La corsa ai meriti mette in ricolo chi ne partecipa. La tutela dell’ambiente è un dovere di qualsiasi politico o amministratore locale. Ma è giusto però che la gente sappia da quando, da come e dal perché è sorto il problema. E soprattutto da chi è stato originato e chi in questi anni se ne è strafottuto. La discarica in località “Fusaro” “nasce” tra l’inizio e la metà degli anni duemila. Erano gli anni dei sacchetti di rifiuti che, per esempio ad Aversa, arrivavano ai primi piani delle abitazioni. L’emergenza riguardava comunque tutti i Comuni dell’Agro. Le amministrazioni che si sono scambiate il testimone da allora al 2017 sono state quelle targate Lettieri (quello vero) e Moretti. Inframmezzate dal periodo del commissariamento straordinario per lo scioglimento dell’Assise per camorra (alcuni dei consiglieri “sciolti” erano candidati alle ultime comunali nella lista del legalitario Lettieri jr).
In attesa degli esiti dei prelievi dell’Arpac, volete sapere la vera notizia sulla discarica? Aprite bene le orecchie: in oltre 10 anni nessuna passata amministrazione locale ha segnalato alla Regione Campania la presenza sul territorio dell’ex sito di stoccaggio provvisorio di rifiuti solidi urbani per farlo inserire nel piano di bonifica. In altre parole, per colpa imperdonabile delle passate gestioni (Lettieri-Moretti) l’area era sconosciuta agli uffici regionali preposti alla stesura dei siti da sanare. La grave omissione e responsabilità politica è emersa proprio quando è scoppiato il caso “fumarole”. Quando Santagata e l’assessore all’Ambiente Caiazzo hanno sollecitato la bonifica della discarica gli è stato candidamente risposto che il sito di stoccaggio provvisorio in località “Fusaro” non è inserito nell’elenco delle zone da ripulire perché il Comune di Gricignano non ha mai comunicato la presenza di un’ex discarica sul territorio.
Una domanda a chi, da dietro le quinte, ha alimentato una polemica menzognera contro la maggioranza: Lettieri (quello vero) e company e Moretti con i suoi boys, le sue girls e i suoi transgender gestivano il Comune per tutelare i propri interessi o quelli della collettività? Ai cittadini la facile risposta.
Mario De Michele