Al generale dei carabinieri in pensione Domenico Cagnazzo, per il quale la Procura aveva chiesto una misura cautelare, e al presunto episodio di rivelazione di segreto contestato a lui e all’ex sindaco di Casaluce Antonio Proto Fedele, il gip Pietro Carola dedica un intero paragrafo dell’ordinanza di custodia cautelare. L’episodio viene definito ”gravissimo” dal giudice, perche’ ”manifesta in pieno la capacita’ del Proto Fedele di interloquire con ambienti istituzionali e ricevere informazioni”.
Grazie a numerose intercettazioni telefoniche e ambientali (nel 2006 vennero registrate le conversazioni che avvenivano nell’ufficio dell’allora sindaco, nonche’ intercettati i telefoni suoi e della moglie) e’ emerso, secondo il gip, ”in modo palese ed inconfutabile un coinvolgimento anche di altri soggetti nella vicenda (della rivelazione di segreto, ndr), fatti partecipi in diverse occasioni mediante ripetuti e continui contatti – sia telefonici che personali – posti in essere dallo stesso primo cittadino. Va precisato – si legge ancora nell’ordinanza – che tale interessamento investe non solo personalita’ di spicco del mondo politico di livello nazionale e regionale, bensi’ anche esponenti di rilievo delle amministrazioni istituzionali, anche militari” .