Paolo Romano, da ieri agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta sulla sanità a Caserta, si dimette da presidente del Consiglio regionale e rinuncia alla candidatura alle elezioni Europee. Lo ha appena annunciato il suo difensore, Nicola Garofalo, alla conferenza stampa in corso nella sede del comitato elettorale di Romano sull’Appia, all’uscita delc asello A1 di caserta Nord. Domani saranno formalizzati gli atti e Romano verrà sottoposto anche all’interrogatorio di garanzia. «La decisione di Paolo Romano di rinunciare alla candidatura alle Europee di domenica prossima non comporterà alcuna conseguenza di fatto in quanto il suo nome comparirà nelle liste»: lo ha spiegato il suo difensore, l’avvocato Nicola Garofalo, in una conferenza stampa nella sede del Comitato Elettorale di Romano, a Caserta. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato la deputata dell’Ncd Nunzia De Girolamo e il Sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano. L’avvocato Garofalo ha spiegato che «in teoria, Paolo Romano potrà essere votato ed eletto, ma sono convinto – ha aggiunto Garofalo – che se dovesse essere comunque eletto rinuncerà in quanto la sua scelta inderogabile deriva dalla presenza di una misura cautelare». Per Garofalo, «una manifestazione espressa di rinuncia, insieme alle lettera che Romano invierà al Partito, avrà di certo ripercussioni sugli elettori». Garofalo ha spiegato che la decisione di Romano di dimettersi dalla carica di presidente del Consiglio regionale della Campania «è dipesa dalla necessità di evitare un calo di immagine all’istituzione che sarebbe derivato dalla presenza a suo carico di una misura cautelare. Domani – ha reso noto – le dimissioni verranno protocollate all’Ufficio di presidenza del Consiglio».