“Mi sono pentito per dare una svolta alla mia vita e per garantire un futuro migliore alla mia famiglia”. Ha esordito così Antonio Iovine nella sua prima dichiarazione in un’aula di giustizia nel corso dell’udienza del processo che vede coinvolto tra gli altri l’ex sindaco di Villa Literno Enrico Fabozzi. Il super pentito ha anche ammesso di aver commesso omicidi per il quali è stato assolto. “Ho commesso come mandante anche omicidi per i quali sono stato assolto come quello di Griffo e altri ancora. Ho ucciso inoltre un vigile urbano di San Cipriano d’Aversa. Mentre come mandante ho ordinato l’omicidio di Sebastiano Caterino e altri che ora non ricordo”. Iovine ha anche spiegato come si svolgeva il rito dell’affiliazione: “Sono stato Affiliato nell’85 con rito della pungitura nello stesso giorno dell’omicidio di Ciro Nuvoletta. La pungitura sul dito con giuramento di fedeltà al clan mi fu fatta da Bardellino e Vincenzo e De Falco”.