“Si parla di resa del servizio, in quanto è appunto questo quello che all’ente appaltante interessa fondamentalmente, cioè avere un impianto di pubblica illuminazione funzionante 365 giorni all’anno”. La strada per l’Inferno è lastricata di buone intenzioni. Queste frasi sono estrapolate dall’offerta tecnica facente parte il progetto gestionale e manutentivo (esecutivo) della Vitale One Costruzioni Srl in riferimento all’appalto ventennale per l’affidamento della pubblica illuminazione a Teverola.

Ad oggi però l’opera non sembra realizzata nella sua interezza e anzi le strade della città sono lasciate al buio ripetutamente durante la notte in una situazione di pericolosità nonché di mancata erogazione di servizio pubblico. Questa incresciosa situazione però non sembrerebbe frutto di un banale guasto o temporaneo problema tecnico, ma una circostanza reiterata nel tempo. Per delinearne meglio i contorni bisogna partire dal 2010. L’opera aggiudicata alla Vitale One Costruzioni Srl consisteva in un “appalto per la concessione della manutenzione e gestione del nuovo impianto di pubblica illuminazione, compresa la progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di ampliamento e riqualificazione”. Un’opera che avrebbe dovuto prevedere in sostanza la manutenzione dell’impianto nonché la progettazione e l’esecuzione di una riqualificazione del suddetto per la modica cifra di quasi 3 milioni di euro. Tra gli scopi dell’affidamento del servizio c’erano il risparmio energetico e una maggiore sicurezza degli impianti. In sede di gara si presentano 2 aziende: A.t.i. Cofely Guida Impianti e Vitale One Costruzioni Srl. La commissione giudicatrice propende per quest’ultima ditta perché, come da verbale di gara n. 3 del 24 maggio 2011, erano stati abbastanza convincenti i possibili risparmi energetici previsti dal concorrente a cui si aggiungevano un ribasso percentuale dell’1,17 % e soprattutto la possibilità di eseguire tutti i lavori (rifacimento a norma e in sicurezza dell’impianto compreso ammodernamento tecnologico e funzionale energetico) in 465 giorni dalla data di stipula del contratto. Il primo settembre 2011 dopo la presentazione di tutti i documenti da parte della Vitale One Srl si sottoscrive la formula contrattuale che verrà poi integrata il 31 ottobre 2012. Da quel momento la ditta avrebbe dovuto eseguire ciò che aveva inserito nel cronoprogramma entro il 5 settembre 2013. Per giunta nel bando di gara (a cui la ditta ha aderito) allegato alla determina dirigenziale n. 184 del 28/12/2010 si legge: “Il termine massimo per eseguire tutti i lavori di messa a norma ed in sicurezza dell’impianto, ammodernamento tecnologico e funzionale-energetico ed al contenimento dell’inquinamento luminoso, come da progetto preliminare allegato al presente bando, è fissato in anni 8 dalla data del verbale di consegna dei lavori, secondo il cronoprogramma allegato al progetto”. Quindi la gara a cui Vitale One aveva partecipato prevedeva la fine dei lavori entro otto anni, il cronoprogramma da loro consegnato in fase contrattuale prevedeva di concludere invece entro 465 giorni. La matematica non è un’opinione. Dal 31 ottobre 2012 sono passati ben 2619 giorni e siamo appena entrati nell’ottavo anno dall’affidamento dell’opera all’azienda. Si potrebbe già dedurre che i conti non tornano e che ci sia qualcosa che non va. Ad oggi alcune strade della città sono ancora al buio molto spesso. Ma per ora ci fermiamo qui, ai numeri. Nelle prossime puntate sviscereremo ulteriori dettagli dell’annosa vicenda della pubblica illuminazione di Teverola.

Valentina Piermalese

(continua…)

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