Tra i maltrattamenti di cui sono accusate le maestre di Palma Campania (Napoli) finite ai domiciliari c’era anche quello di negare ai bambini l’uso dei servizi igienici. E’ uno degli elementi emersi dall’inchiesta, nata dal racconto di due giovanissimi alunni alla madre, la quale poi ha sporto denuncia. Racconti “apparentemente incredibili” per il loro contenuto, annotano gli inquirenti, “ma purtroppo documentati dalla scoperta di ecchimosi e altre lesioni personali sul corpo degli alunni”. I maltrattamenti al centro delle indagini riguardavano, in particolare, gli alunni della sezione B. I comportamenti delle insegnanti causavano un “gravissimo turbamento psicologico, di straordinaria gravità”. Alcuni bambini, dopo aver subito le percosse, “venivano lasciati in disparte dal resto della classe, in silenzio: lì si vede – spiegano gli investigatori sulla base delle riprese con telecamere nascoste – abbassare lo sguardo, rifugiare la testa tra le braccia, distendersi a terra a lungo a faccia in giù, fissare tristi il loro aguzzino consolati solo dalla carezza di qualche compagno”. In un altro caso una piccola disabile veniva tenuta su un seggiolone “estraniata da ogni attività collettiva, e addirittura bloccata nelle sue aspirazioni di coinvolgimento nelle dinamiche collettive”. Gli investigatori sottolineano infine come “l’incuria delle maestre consentisse ad alcuni bimbi di salire sul davanzale delle finestre, comportamento che – benché l’aula fosse al piano terra – avrebbe potuto provocare, in caso di caduta, lesioni anche gravi”.