CASTEL VOLTURNO – Era morto già da tempo il neonato venuto al mondo senza vita nel tragico parto trigemellare di Francesca Oliva, 29 anni, deceduta intorno alle 3 di stanotte, qualche ora dopo il parto cesareo. A rendere noto questo particolare della triste vicenda è Vincenzo Schiavone, direttore sanitario della clinica Pinetagrande di Castel Volturno (Caserta). ”Il feto nato morto era il maschio – prosegue Schiavone – mentre le due femminucce erano ancora vive. Una delle due, però, è in condizioni molto critiche in quanto pesa appena 480 grammi. La sorellina di poco meno di 600 grammi potrebbe invece farcela”. ”Riteniamo – aggiunge – che a causare la morte della madre sia stata una embolia settica, dovuta al fatto che il feto morto era ‘macerato”’. ”Se si fosse trattata di semplice embolia – fa sapere ancora Schiavone – saremmo stati in grado di controllarla ma le tossine batteriche hanno provocato l’arresto cardiaco”. Le salme di madre e figlio sono già state trasportate nell’ istituto di medicina legale di Caserta dove saranno sottoposte a esame autoptico. Le condizioni sanitarie delle donna al suo arrivo nella clinica, secondo quanto si apprende, giovedì scorso, erano già molto gravi. ”Dalle informazioni dateci dai familiari – dice ancora Schiavone – è emerso che la donna, che era al sesto di gravidanza, già 20 giorni fa aveva già avuto una minaccia di parto prematuro ed era stata sottoposta altrove ad un intervento di ‘cerchiaggio del collo dell’utero”’. Due giorni fa alla donna è stato consigliato il ricovero. ”Qui l’abbiamo trattata con il cortisone per far espandere i polmoni dei neonati ma ieri sera è andata in travaglio e abbiamo deciso, viste le sue condizioni, di farle il cesareo. Dopo l’operazione sembrava stesse bene – ha concluso – ma dopo qualche ora la situazione è precipitata dal punto di vista respiratorio e poi è deceduta”. ”Siamo rammaricati – conclude Schiavone – abbiamo fatto il possibile per salvarla. Esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia”.