“Non sono stato io, non c’entro con questa storia”. Così Armando Del Re, 28 anni, figlio di un boss del narcotraffico accusato di avere sparato in piazza Nazionale otto giorni fa, ferendo gravemente la piccola Noemi, ha risposto all’interrogatorio durante l’udienza di convalida dinanzi al gip di Siena, Alessandro Buccino Grimaldi. Ad assistere Del Re – accusato insieme a suo fratello minore appena diciottenne – l’avvocato Claudio Davino. “Quando questa storia finirà, ne uscirò massacrato perché tutti i giornali e i media mi stanno facendo a pezzi”. Non risulta che l’indagato abbia pronunciato una sola parola di apprensione o preoccupazione per la salute della piccola, finita a terra durante la sparatoria con un proiettile nei polmoni e ancora ricoverata in prognosi riservata nell’ospedale Santobono di Napoli.

“Mentre gioiamo per la ripresa, benchè faticosa, della piccola Noemi, diventata una di noi e di tutta Napoli, e gioiamo per l’impegno delle forze dell’ordine che hanno arrestato il killer di piazza Nazionale, vogliamo gridare con forza ai protagonisti del male e nemici della vita: Pentitevi”. Così il cardinale Crescenzio Sepe nell’omelia della veglia di preghiera al Palapartenope di Napoli. “Non avete futuro. Verrà per voi il giorno del giudizio. Nella famiglia umana non c’è posto per voi”. La strada da voi scelta – sottolinea Sepe – porta al carcere e alla morte. Il vostro presente è fatto di violenza, di vigliaccheria, di prepotenza e crudeltà. Siete fuori dal consesso civile. Vi nascondete, vi mimetizzate. Siete vigliacchi, perchè sapete imporvi solo grazie all’uso delle armi. Siete sconfitti dalla reazione della Città, dalle voci di incoraggiamento e sostegno a Noemi, dalle manifestazioni di condanna della vostra assurda scelta di vita. Ravvedetevi e troverete nel Signore cuore e braccia aperti”.

 

 

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