Stando a una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, risulta che Cesare Cuozzo, 53 anni, ex bidello, che nella serata di ieri ha sparato alla moglie, Anna Daniele, 51 anni, e al figlio, Nicola, di 17 anni, e poi si è suicidato, fosse in cura presso un centro di igiene mentale da oltre dieci anni per una patologia psichica, malattia che lo ha costretto al pensionamento anticipato. «Si sentiva – dicono i vicini – sfuggire la vita di mano e aveva il terrore di lasciare soli la moglie e il figlio». Da qui, la depressione avrebbe avvolto la sua vita e armato la sua mano. Anna Daniele è la sorella di Nino Daniele, assessore alla cultura del Comune di Napoli. Nino Daniele è andato subito a casa della sorella, chiamato da un’altra sorella che vive sullo stesso pianerottolo di Anna. Sono stati proprio i familiari a scoprire la tragedia: preoccupati per la mancanza di notizie dei parenti da alcuni giorni, hanno chiesto l’intervento di un fabbro al quale hanno fatto aprire la porta dell’appartamento dove hanno assistitito a una scena agghiacciante. Il 53enne probabilmente ha ucciso durante la notte tra lunedì e martedì, mentre la moglie e il figlio dormivano, come trapela i cadaveri sono stati trovati nei letti. I militari hanno rinvenuto nella casa una pistola Smith and Wesson calibro 38.

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