Tre cadaveri, una pistola, alcune confezioni di farmaci: è la scena dell’omicidio-suicidio scoperto ieri sera a Napoli. Cesare Cuozzo, 53 anni, ex bidello, ha sparato alla moglie, Anna Daniele, 51 anni, e al figlio, Nicola, di 17 anni. Si è poi ucciso con la stessa arma. Anna Daniele è la sorella di Nino Daniele, assessore alla cultura del Comune di Napoli. Sui social network una pioggia di messaggi di cordoglio ha invaso, in poche ore, la bacheca dell’assessore. Stando a una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, sembra che Cesare Cuozzo fosse in cura da tempo per problemi psichici. Una forte depressione che, secondo elementi raccolti dagli inquirenti, sarebbe scoppiata dopo che l’ex bidello avrebbe scoperto di avere una grave malattia che lo ha costretto al pensionamento anticipato. «Si sentiva – dicono i vicini – sfuggire la vita di mano e aveva il terrore di lasciare soli la moglie e il figlio». Da qui, la depressione avrebbe avvolto la sua vita e armato la sua mano. Nicola appena il 12 luglio, alle due e mezza di notte, aveva scritto una frase di Corto Maltese su Facebook che, a rileggerla ora, dopo l’accaduto, sembra un triste presagio: «Quando ero bambino mi accorsi che non avevo la linea della fortuna sulla mano. Così presi il rasoio di mio padre e zac! Me ne feci una come volevo».
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