Non ci sono dubbi. Del “Sistema Brancaccio” facevano parte a pieno titolo e con ruoli di primissimo piano Tommaso Dell’Aversana e Giggino Ziello “a’ purpettella”. A riferirlo ai magistrati è lo stesso ex sindaco, capo della Cupola politico-affaristica che ha fatto carne da macello del territorio di Orta di Atella. E se è lui a parlare di crimini e soldi a palate potete crederci. Fidatevi. In riferimento al sacco edilizio Angelo Brancaccio ha fatto nomi e cognomi. Partiamo da Dell’Aversana, attuale segretario del Pd ortese, che appoggia il candidato sindaco Vincenzo Gaudino in corsa al ballottaggio del 24 giugno con Andrea Villano. Il leader dem dopo aver partecipato alla “grande abbuffata”, in qualche caso sedendo a capotavola, si è travestito da paladino della legalità. Ma gli abiti della persona onesta gli stanno molto stretti. Così come ad alcuni suoi amici di partito tra cui Domenico Iovinella “Mister 5mila euro al mese”, e Francesco Gianfranco Piccirillo “Pinocchio”, tutti brancacciani pentiti e tutti rigorosamente commensali dell’ex primo cittadino.
È proprio Angelo Brancaccio a chiamare in causa il leader del Pd. “…Posso indicare – spiega il capo della Cupola – il geometra Tommaso Dell’Aversana, assessore e capogruppo di maggioranza, molto influente presso l’amministrazione di Orta di Atella, che ha realizzato presso la ditta Della Porta Antonio diverse unità immobiliari. Altra ditta che ricordo, sempre riconducibile al Dell’Aversana, era la ditta Fratelli Napolitano…”. Affari, affari, affari. Soldi, soldi, soldi. E di soldini il geometra-paladino della legalità Dell’Aversana ne ha fatti. Guardate che casa! (nella foto in alto a sinistra).
Sistemato Dell’Aversana, passiamo a Ziello “a’ purpettella”, promotore della lista dei Riformisti, sempre a sostegno di Gaudino. Nella lista del papà è stato eletto Espedito Ziello “Cuor di leone”, primo con 399 voti. Secondo il pentito Orlando Lucariello, quello che ha fatto condannare Brancaccio a 8 anni per camorra, Ziello “a’ purpettella”, ex sindaco di Orta, è stato “il referente del clan dei Casalesi fin dagli anni 89-90” (parole testuali del collaboratore di giustizia). Anche lui geometra ed esponente di spicco del “partito dei tecnici” durante il boom edilizio. E proprio di lui parla quel gran delinquente di Brancaccio. “…Anche Luigi Ziello, all’epoca presidente del consiglio comunale, ha compiuto altre operazioni attraverso l’ingegnere Salvatore Di Cerbo, poi deceduto, e tale ingegner Graziano di Orta. Posso inoltre indicare in data più recente, mi riferisco alla mia ultima ultima consiliatura, tale Di Lorenzo Mario, utilizzato quale prestanome dallo Ziello…”. Il criminale Brancaccio va nello specifico e svela ai pubblici ministeri un affare riguardante la zona Laghetto, anche questo prosciugato (infatti non c’è più) dalla sete di soldi della banda dei disonesti. “… Ricordo tra l’altro – racconta Brancaccio – di un permesso di costruire in favore del Di Lorenzo ma in realtà appartenente a Luigi Ziello; permesso di costruire che aveva la nostra attenzione in quanto appariva irregolare in zona San Pietro…”.
Come non parlare nell’ambito del “Sistema Brancaccio” dell’avvenente ex assessore brancacciana Carmela Capuano, per gli amici Lina (nella foto), zia e grande sostenitrice elettorale del baldo giovane Nando D’Ambrosio. L’avvocato “incidentato”, grande appassionato di auto costose (ne cambia una più bella dell’altra ogni 3 mesi), promotore della lista Campania Libera (a sostegno di Villano), è risultato il più votato in assoluto con ben 519 voti. Numeri sbalorditivi e inattesi anche perché alle precedenti amministrative del 2015 con “soli” 91 candidati in lizza per la carica di consigliere comunale raccolse 381 preferenze. Stavolta ha fatto il “botto”. Tutto merito suo. Siamo certi infatti che non gli ha portato un solo voto, neanche il suo, lo zio Pasquale Garofalo, ex marito della Capuano, accusato dal pentito Luigi D’Ambrosio di essere un imprenditore-prestanome di Nicola Schiavone, figlio di Francesco Schiavone Sandokan, capo dei Casalesi. Ma torniamo alla zia di D’Ambrosio. Di Lina Capuano, ex assessore e amica intima di quel porco di Brancaccio, parla proprio l’ex sindaco di Orta. “…Altra persona che posso indicare è l’architetto Capuano Carmela che è riuscita ad ottenere diversi permessi a costruire. La stessa oltre che effettuare progetti ha realizzato appartamenti attraverso la ditta del padre…(deceduto, ndr)”. Neo consigliere Nando D’Ambrosio sinceri complimenti per lo straordinario risultato elettorale.
Mario De Michele
(continua…)
P.S. Nelle prossime puntate parlerò, come promesso, del gatto e della volpe Salvatore Del Prete “Soldinus Magò” e di Carmine Vozza “Baffone”, professore “ciuccarello” in italiano. Dalla sua ha l’attenuante generica di insegnare matematica.
P.S. bis. Cari lettori, vi informo che il condannato Angelo Brancaccio mi ha fatto pervenire, per il tramite dei familiari, la poco garbata comunicazione (per usare un eufemismo) di aver sporto denuncia-querela contro di me per aver leso la sua immagine e onorabilità. Azz! Caro bandito, resta buono e tranquillo in cella. Che è meglio.