Ah, ah, ah. Qui gatta ci cova. Ma visto che ci sono in ballo un mucchio di soldi più dei gatti abbiamo paura dei lupi. I soliti. E poi ci sono i lupacchiotti come Peppe Roseto “Poltrone e Sofà”. La posta in gioco è alta. Si tratta della realizzazione di un centro commerciale con marchio Conad. La struttura nascerebbe nel Parco Quadrifoglio in via Troisi n. 8 a Orta di Atella, immobile abusivo e da abbattere in base al Puc e al regolamento edilizio comunale. Eppure il responsabile delle Politiche del territorio, Raffaele Villano, cugino del sindaco Andrea Villano, aveva dato l’ok alla ditta richiedente, la P.DF Supermercati Srl, rappresentata da Ferdinando De Fenza. Per fortuna l’allora capo dell’Utc Adele Ferrante, dal 21 dicembre al 20 gennaio in “punizione” per l’inchiesta sugli abusi edilizi, prima ha bloccato il provvedimento dell’ingegnere Villano (attuale responsabile ad interim dell’ufficio), poi ha bocciato definitivamente la richiesta. Niente permesso, quindi. Contro il “niet” della Ferrante l’impresa ha presentato ricorso al Tar della Campania chiedendo la sospensiva d’urgenza. L’esito? Ricorso rigettato e sentenza fissata per il prossimo 30 gennaio. Ferrante-Villano 1-0.
Il risultato non ci sorprende più di tanto. Campania Notizie ha pubblicato più di un articolo per denunciare che il “sì” del responsabile delle Politiche del Territorio pronunciato lo scorso 26 novembre non sta né in cielo né in terra. L’interpretazione della norma fornita da Villano infatti farebbe da apripista a un condono edilizio tombale che nemmeno una legge speciale nazionale potrebbe disporre. Ma la notizia di oggi non è il no del Tar alla ditta P.DF Supermercati. Ripetiamo, quello era scontato. Almeno per noi. Lo scoop è un altro. Come nel caso del ricorso della Ital Casa Immobiliare contro l’ordinanza di abbattimento del Parco Karol anche stavolta il Comune di Orta di Atella non si è costituito in giudizio. Non stiamo scherzando. Leggete con i vostri oggi la sentenza del Tar (link sotto). La mancata costituzione in giudizio non preclude la presenza di un avvocato del Comune (se sarà incaricato) all’udienza del 30 gennaio.
Ma da quanto abbiamo appreso dagli ambienti dell’amministrazione comunale c’è il tentativo di ripetere il solito gioco dello scaricabarile. “Non abbiamo ricevuto alcun invito a costituirci”, fanno sapere alcuni esponenti della maggioranza che per risposte del genere meriterebbero di essere presi a schiaffi e a calci nel c… Se i giudici del Tar scrivono nella sentenza che il Comune non si è costituto in giudizio è implicito, pacifico e indiscutibile che all’ente è stato notificato nei termini di legge il ricorso della ditta. Chi ha nascosto le carte? Gli amministratori o i dipendenti comunali? Per una volta lo vorremmo sapere. Sindaco Villano, apra un’indagine interna altrimenti sarà il responsabile di quest’altro grave danno al Comune. Noticina di colore. Anche la società Francesco Cennamo Costruzioni S.r.l. non si è costituita in giudizio. Cennamo… Cennamo… Questo nome non ci è nuovo. Ah, ecco. È il costruttore del Parco Quadrifoglio nei confronti del quale è stato richiesto il rinvio a giudizio sempre nell’ambito dell’inchiesta sul sacco della città. Come mai non ha nominato un avvocato? Ovvio. Lui ci guadagna. Quanto? Quanto intercorre tra il valore di immobile abusivo e quello di uno dichiarato in regola. In ballo ci sono un mucchio di soldi. E lupi e lupacchiotti in agguato.
Mario De Michele