Svolta nelle indagini sull’omicidio di Lino Romano, il giovane di Cardito ucciso a Marianella, lo scorso 15 otttobre, per errore da sicari della camorra. I carabinieri hanno fermato poco fa E’ stato fermato poco fa dai Giovanni Marino mentre si trovava nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. Le indagini sono state coordinate dai pm Sergio Amato ed Enrica Paracandolo. Giovanni Marino sarebbe l’uomo che la sera del delitto guidava l’auto sulla quale si trovava il killer.
In particolare, secondo quanto al momento accertato dai carabinieri, sarebbe stato proprio lui a indicare, erroneamente, in Pasquale Romano l’obiettivo dell’agguato, omicidio che rientra nella faida di Scampia. I killer non aspettarono un sms e per questo uccisero la persona sbagliata, cioé Pasquale Romano. Una donna che era nel palazzo della fidanzata di Romano doveva avvertire i killer quando il loro obiettivo stava per uscire. Ma i malviventi non attesero l’sms e uccisero erroneamente Romano.
La svolta nelle indagini è arrivata grazie alla collaborazione con la giustizia della zia della fidanzata di Domenico Gargiulo, il vero obiettivo dei killer che nei giorni successivi all’omicidio di Pasquale Romano sfuggì a un altro agguato. La donna si è presentata in commissariato con i suoi due figli, che hanno avuto un ruolo nella pianificazione del delitto e che ora vivono con lei in una località protetta. Nella zona di Scampia la decisione della donna di collaborare si è diffusa rapidamente e Giovanni Marino e il suo complice si sono allontanati dalle loro abitazioni. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i killer sono legati al gruppo degli scissionisti, cioé al cartello Abete – Abbinante – Notturno, mentre la vittima mancata è vicina al gruppo dei “girati”; lo scontro riguarda il controllo delle piazze di spaccio.