Chiamate lo psichiatra: il Partito democratico è impazzito. Completamente. A poche ore dalla decisione romana di fissare il congresso provinciale di Caserta il 3 e 4 novembre, arriva, sempre dalla capitale, il contrordine. “Scusate, ci siamo sbagliati”.

La comunicazione è stata inviata pochi minuti fa da Davide Zoggia. “Carissimi, – scrive il responsabile nazionale organizzazione – in merito alla decisione telematica sottoposta alla vostra attenzione ieri sera e considerata approvata con silenzio assenso entro le ore 18.30 sullo svolgimento del Congresso provinciale di Caserta, sono a specificare quanto segue. Non essendoci nessuna decisione formale della Commissione regionale per il Congresso della Campania di far svolgere il Congresso provinciale di Caserta il 3 e il 4 Novembre, come invece ci era stato comunicato telefonicamente, sono a comunicarvi che non assumeremo nessuna decisione in merito a tale questione finché la Commissione regionale per il Congresso, competente in seconda istanza, non assumerà le decisioni del caso. Scusandomi per quanto accaduto vi porgo cordiali saluti”.

Niente congresso il 3 e 4 novembre, insomma. Era una burla. Del resto il 31 ottobre è la festa di Halloween: scherzetto o dolcetto? Ma di fronte allo spettacolo, ancora una volta indecente offerto dal Pd c’è poco da ridere. Gli “scherzi” sono sempre di cattivo gusto e i “dolcetti” amari, amarissimi. La letterina di scuse di Zoggia contiene anche un elemento di riflessione politica (parolona quando si parla dei Democratici). Il responsabile organizzazione spiega che da Napoli è partita una telefonata che gli ha comunicato la data del congresso, stabilita dalla commissione regionale. Chi ha chiamato? E perché? Qualcuno sta giocando sporco. E visto il caos in cui è piombato il partito campano (non da oggi) ci sorge il dubbio che dietro a tutto questo casino ci sia lo zampino del “mitico” Enzo Amendola. Lui quando si muove è come un elefante in un negozio di cristalli: manda tutto in frantumi.

Intanto con il dietrofront di Zoggia non si sa quando sarà celebrato il congresso a Caserta. L’unica deliberazione assunta ufficialmente è quella della commissione provinciale che ha fissato il voto il 6 novembre. Ma la palla, a quanto dicono a Roma, passa di nuovo alla commissione regionale, che però sarebbe illegittima come anticipato nei giorni scorsi da Campania Notizie, essendoci stato un turnover “clandestino” di nomi. Cosa da pazzi. Chiamate lo psichiatra.

Mario De Michele

 

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