AVERSA – Dismessi i panni dello sceriffo o, se si preferisce, quelli del podestà il sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco, per qualche giorno, ha indossato quelli da prestigiatore. La rimodulazione del programma Più Europa è stata una mossa degna del miglior illusionista.

Il primo cittadino normanno, in un sol colpo e praticamente senza che nessuno se ne accorgesse, è riuscito a cancellare il progetto che, attraverso la realizzazione di sondaggi, avrebbe poi dovuto portare alla realizzazione di un Parco Archeologico in Piazza Marconi. I fondi “risparmiati” – per usare le parole del sindaco – sono stati dirottati sul restauro della Chiesa dello Spirito Santo.

Ed è in questa operazione che il primo cittadino ha messo in mostra le migliori doti da David Copperfield. Dal comunicato stampa diramato dal comune si apprende che l’intervento, il cui scopo è dare una sede alla costituenda fondazione Cimarosa, costerà poco più di 2 milioni 377 mila euro, di cui 1.996.848,21 a carico della Regione e 380.251,72 dal bilancio comunale in fase di redazione.

In pratica, l’amministrazione Sagliocco ha deciso di raddoppiare l’importo de progetto. Dalle schede di sintesi del Più Europa, infatti, si evince che l’intervento previsto aveva un costo di euro 1.279.719,36, interamente a carico dei fondi Europei.

Chapeau.

Ma cerchiamo di analizzare come sia stato possibile che il costo dell’intervento in piazza Cirillo, previsto nel Più Europa, sia lievitato esponenzialmente.  Sicuramente non dipende dal progetto che è stato redatto e depositato in data 24 aprile 2012, quindi ben prima della rimodulazione posta in essere dal sindaco Sagliocco.

Saranno stati forse i crolli che hanno portato alla chiusura dell’arteria nel mese di febbraio? Questa è la tesi della delibera di giunta dove è scritto: “l’ufficio del settore di competenza ha ritenuto necessario integrare in termini di  interventi edilizi e di spesa le iniziali previsioni progettuali redigendo idonea relazione tecnica illustrativa con il relativo quadro economico generale”. Interventi edilizi tali da far raddoppiare il costo dell’intervento?

A progettare l’intervento è stata un’Associazione Temporanea  composta dalla Progin S.P.A. e dai professionisti Di Domenico Francesca, Margarita Donatella, Di Domenico Giovanni come risulta dall’atto dirigenziale n.511/2010.

Sodalizio che lo scorso anno salì alla ribalta delle cronache locali perché uno dei componenti originari, Antonio Magliulo, fu colpito da una interdittiva antimafia da parte della Prefettura di Caserta.  “Tra gli altri professionisti – si legge in un articolo delle cronache dell’epoca – facenti parte della Progin e sottoposti a verifiche antimafia anche Raffaele Golia, 32 anni, figlio di Nicola coordinatore aversano del Pdl, e Donatella Margarita, 37 anni: per questi ultimi due non sono però emersi rischi di condizionamenti mafiosi”.

Ora, il nome di Raffaele Golia nella delibera approvata dalla giunta Sagliocco non c’è per cui dobbiamo dedurre che anche lui abbia abbandonato il sodalizio. Se così non fosse ci troveremmo di fronte o ad un errore di trascrizione o a una omissione per tenere lontana la polemica politica, dato che il padre del giovane architetto, dopo aver guidato Forza Italia e aver ricoperto incarichi istituzionali, è stato ed è tutt’ora il segretario politico del Pdl, il primo partito cittadino.

La politica non servirà ad avanzare professionalmente, ne siamo sicuri, ma questi intrecci contribuiscono a far soffiare ed alimentare il vento dell’antipolitica anche perché il sindaco Giuseppe Sagliocco aveva promesso di essere il sindaco della rottura con il passato. Ma a giudicare dai cottimi fiduciari e dalla gestione della cosa pubblica ha smesso ben presto di essere un sindaco di lotta per entrare a far parte del sistema.

 

Angelo Golia

 

 

 

 

 

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