Nelle province di Caserta, Terni e l’Aquila, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa (CE) stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di estorsione, aggravato dal metodo mafioso, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, nei confronti di 3 persone, appartenenti al “clan dei Casalesi – fazione Schiavone”, operante nell’agro-aversano.
Il provvedimento scaturisce dall’attività investigativa tesa ad individuare le nuove dinamiche della geografia criminale dell’agro aversano, mutate a seguito dei recenti provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria. Le indagini hanno consentito di documentare, attraverso attività tecniche, le continue richieste estorsive rivolte ad un’azienda farmaceutica, impegnata nella produzione e commercializzazione di prodotti per diabetici con sede in Gricignano d’Aversa (CE). I titolari dell’azienda, infatti, dal 2004 al 2006, erano stati costretti a versare nelle casse del clan, tre ratei annui di € 3.000 ciascuno, in corrispondenza delle canoniche festività, e successivamente un importo complessivo superiore a 60.000 Euro, suddiviso in tre canoni da 20.000 Euro. Gli odierni destinatari del provvedimento, tra i quali figurano due dei figli del boss Francesco Schiavone, rispettivamente Nicola e Carmine, già ristretti per altra causa, sono stati individuati quali mandanti, esecutori e beneficiari dell’illecita attività.