La Guardia di Finanza di Napoli sta sequestrando beni per 35 milioni di euro a due fratelli, imprenditori del Casertano, ritenuti prestanome del clan Perreca-Delli Paoli, aderenti al cartello malavitoso dei Casalesi. Grazie ai rapporti privilegiati con la cosca ricevevano “protezione” e non venivano vessati dalle richieste estorsive. Una posizione di vantaggio che ha consentito loro di lavorare nel settore del trasporto di merci su strada praticamente in regime di monopolio.
Ci sono anche sette societa’ di capitali, con sede nelle province di Roma,Caserta e Vasto (Chieti), fra i beni posti sotto sequestro dalla Guardia di finanza in un’operazione contro la camorra in corso in Campania. Le societa’ operavano nei settori del trasporto di merci su strada e in quello immobiliare. Oltre alle societa’, i sigilli sono stati posti ad appartamenti, auto, motoveicoli e rapporti bancari intestati ai due imprenditori e alle rispettive mogli, per complessivi 35 milioni di euro. Era stato raggiunto una situazione di monopolio nel settore dei trasporti dai due imprenditori che si avvalendosi di una societa’ controllata direttamente dalla camorra, utilizzata per riciclare capitali di provenienza illecita. Dalle indagini economico-finanziarie eseguite dai ”baschi verdi” e’ emersa una netta sproporzione tra i redditi formalmente dichiarati dai due fratelli, le attivita’ economiche esercitate e l’ingente patrimonio accumulato a loro riconducibile. Si tratta di beni immobili, mobili e strumentali, rapporti bancari in molti istituti di credito sparsi sull’intero territorio nazionale e quote di partecipazioni in societa’ del settore immobiliare. La Guardia di Finanza ha eseguito un provvedimento di sequestro del Collegio per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione (presidente Raffaello Magi) del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) emesso su richiesta del pm Conzo e D’Alessio della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che hanno coordinato le indagini.