Trema la politica casertana. Trema per quello che Antonio Iovine sta raccontando al pubblico ministero Antonello Ardituro dopo la scelta di collaborare con la giustizia. Il pm della Dda ha depositato i primi verbali degli interrogatori delle scorse settimane e ha deciso di ascoltare l’ex capo del clan dei casalesi nell’udienza del processo Fabozzi in programma per il prossimo 7 giugno. Intanto viene fuori il nome di Lorenzo Diana. ”Anche la parte politica che dovrebbe rappresentare la parte buona dello Stato è stata quantomeno connivente con questo sistema se non complice. Sicuramente era del tutto consapevole di come andavano le cose”. Riferendosi a una serie di appalti per la refezione scolastica in alcuni comuni dell’agro aversano aggiudicati a una ditta a lui legata, il boss ha chiamato in causa Lorenzo Diana, ex parlamentare e attuale presidente del mercato ortofrutticolo di Napoli (Caan). “Era noto a tutti – ha dichiarato al pm Ardituro – che quella era un’impresa di Antonio Iovine eppure nessuno si è mai opposto a questo sistema. Per esempio, a San Cipriano una personalità come Lorenzo Diana che pure ha svolto un’azione politica dura di contrasto alla criminalità organizzata facendo parte anche della commissione antimafia, ha permesso che noi continuassimo ad avere questi appalti anche quando erano sindaci Lorenzo Cristiano e Angelo Reccia della sua stessa parte politica. Il sistema – ha concluso – è andato avanti fino al 2008 e allo stesso modo nulla ha avuto da ridire il sindaco Enrico Martinelli che era invece del centrodestra”. Da sottolineare che Lorenzo Diana nelle amministrazioni guidate da Crisitano e Reccia è stato anche consigliere comunale, per un periodo con delega allo sviluppo.
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