MADDALONI – Ricostruita in poco più di 24 ore la dinamica della rapina alla gioielleria di Maddaloni costata la vita all’appuntato dei carabinieri Della Ratta. Sette giovani sono in carcere ed è caccia ad un’altra persona. Ecco il comunicato della Procura.
Nel pomeriggio del 27 aprile tre malviventi, di cui due armati di pistola, hanno fatto irruzione nella gioielleria sita in via Ponte Carolino di Maddaloni (CE), ove, a seguito del tentativo di rapina, hanno ingaggiato un conflitto a fuoco con due carabinieri della Compagnia Carabinieri di Maddaloni, presenti sul posto. Durante l’azione delittuosa l’App. Della Ratta Tiziano veniva attinto da 2 colpi al torace e decedeva all’istante mentre il Mar. Ca. Trombetta Domenico veniva attinto da 3 colpi alle gambe e 2 all’addome ed immediatamente ricoverato presso l’Ospedale Civile di Casella, ove si trova tutt’ora in condizioni di salute stabili. Nel corso della rapina rimanevano feriti anche due rapinatori, Gaglione Vincenza, classe 1983, gravata da precedenti per truffa e Covato Angelo, classe 1994, non gravato da precedenti, tratti in arresto ed attualmente ricoverati presso l’Ospedale Civile di Caserta, dove sono piantonati.
Le attività investigative, mai interrotte, dirette personalmente dal Procuratore Capo Corrado Lembo, dal Sost. Procuratore Aggiunto Luigi Gay e dal Sost. Proc. Carlo Fucci, intervenuto subito sul luogo della rapina, sono proseguite incessantemente da parte dei Carabinieri ed hanno portato in meno di 48 ore all’individuazionedi tutti i componenti del gruppo criminale. Infatti, nel corso della notte immediatamente successiva alla rapina è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere un decreto di fermo di indiziato di delitto per i reati di concorso in omicidio, tentato omicidio, tentata rapina, porto e detenzione di arma da fuoco clandestina e ricettazione nei confronti di Esposito Nuzzo Rosario, classe 1993, incensurato e di De Rosa Giuseppe classe 1991, con precedenti di polizia, entrambi di Napoli, lazzetta Antonio, classe 1992, incensurato, Capone Antonio, classe 1974, pregiudicato per reati contro il patrimonio e Brucci Paolo, classe 1988, con precedenti di polizia, tutti di Acerra (NA) che sono stati rintracciati alle prime luci dell’alba odierne dai Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta unitamente a quelli del Comando Provinciale di Napoli, costantemente coordinati dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Gli inquirenti hanno ricostruito il ruolo dei singoli soggetti ed in particolare hanno accertato come il Covato ed il lazzetta sono coloro che hanno materialmente ingaggiato il conflitto a fuoco con i militari della Compagnia di Maddaloni, la Gaglione di colei che ha agevolato l’ingresso dei compiici all’interno della gioielleria, mentre gli altri quelli che hanno fatto parte di due aliquote di riserva del gruppo, disposte nelle vicinanze del luogo del delitto al fine di assicurarne il supporto e la copertura durante la fuga.
Nella notte sono state effettuate anche numerose perquisizioni in diverse zone del Comune di Maddaloni, a seguito delle quali, all’interno dei giardini pubblici di via Feudo è stata rinvenuta e sottoposta a sequestro una pistola beretta mod. 98s completa di caricatore con 9 colpi e matricola punzonata, utilizzata dal Iazzetta per la commissione del delitto.
Le indagini, finora svolte in piena sinergia dagli inquirenti, hanno consentito di identificare tutti i componenti del gruppo criminale.Stretto riserbo su ulteriori risvolti investigativi
IL VIDEO DELLA RAPINA