Con l’intervento del Capo dell’Opposizione Stefano Caldoro si è aperto il dibattito, di cui si riportano in sintesi i contenuti, in Consiglio regionale sul Programma di Governo esposto dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca, “La politica ha delle regole ferree, ha dei numeri, se sposti i numeri di qua o di là vinci o perdi. Questo ha determinato il risultato elettorale che rispettiamo. Il giudizio è cosa diversa dal rispetto, noi siamo qua per rispettare il giudizio ed anche per lavorare”. Ci sono due piani – ha sottolineato il Presidente uscente – il piano delle regole del rispetto che molte volte hanno un giudizio verso l’opinione pubblica molto più severo rispetto alle questioni delle regole scritte che determinano i rapporti tra le persone. Credo che la caduta di immagine per la nostra Regione, per quello che è avvenuto, al di là delle specifiche volontà o delle singole questioni, è avvenuto forse anche contro la volontà dei diretti interessati in un’immagine che non ha certo aiutato la nostra Regione ad essere rappresentata come un modello non dico di normalità democratica, ma come un modello in media con le altre Regioni italiane”. L’azione di un’Amministrazione uscente può essere anche criticata, ci mancherebbe altro, gli errori li facciamo tutti, però quando si ricorda il QR code che è un’iniziativa che abbiamo messo in campo da meno un anno e riguarda terra dei fuochi, ho ascoltato alcune questioni cui faceva riferimento il Presidente che sono priorità per il futuro, il sistema dell’autospazio, della cantieristica delle grandi infrastrutture che sono tutte in campo e sono state elemento di vanto della Campania perché abbiamo salvato questi tre settori che erano in chiusura, compreso Firema, il risultato di Firema è l’azione che abbiamo messo in questi tre anni quando nessuno credeva più in Firema. Abbiamo discusso anche qui in Consiglio regionale, non è che questo Consiglio non ci credesse, anche l’allora opposizione sollecitò il Governo regionale ad intervenire. Sono tutti risultati pratici di un’azione messa in campo. Faccio riferimento in particolare a quelli che sono stati i riconoscimenti della Commissione europea di recente, voglio essere chiaro su questo, benché ci siano grandi difficoltà a concludere i programmi, ogni anno eravamo con il rischio di perdere i 300 milioni sulla parte agricoltura e di perdere i 5 milioni sulla parte FESR o un po’ meno sul fondo sociale. Ogni anno era così, l’abbiamo vissuto insieme. La Giunta che abbiamo rappresentato, il nostro Governo che può essere un riferimento quando funziona bene, ha raggiunto tutti i target anno per anno. In 5 anni non abbiamo perso un euro, è bene che questo sia chiarito una volta per tutte. Abbiamo raggiunto tutti i target che avevamo condiviso con la Commissione europea, l’ultimo anno addirittura il 18 per cento in più, abbiamo superato quelli che erano i target fissati dalla Commissione europea”. “Dobbiamo lavorare, penso che i grandi problemi che sono stati affrontati (sanità, trasporti) avranno una dinamica, ho visto che il Presidente ha voluto, anche lì un po’ burocraticamente, ritenerli elemento di confronto, di discussione di merito, credo che sia giusto, non si può essere superficiali nell’analisi dei temi che riguardano la salute dei cittadini, il diritto alla salute deve essere un diritto nazionale e non un diritto territoriale, lo abbiamo ricordato in più di un’occasione, abbiamo fatto battaglie su questo”.

“Oggi è un giorno storico per la Campania. Per la prima volta nel Consiglio regionale campano siedono i portavoce del Movimento 5 Stelle. I membri della comunità di cittadini attivi, che ogni giorno gratuitamente, in ogni angolo di questa regione, si danno da fare, per provare a cambiare le cose, mettendo a disposizione tempo e competenze, spinti dall’amore per la propria terra” – ha sottolineato la consigliera del M5S Valeria Ciarambino. “Da oggi e fino all’ultimo giorno in cui questa X Legislatura durerà, in quest’Aula, in questo palazzo, echeggerà una parola che non vi darà tregua: onestà. La Campania ne ha bisogno, la nostra gente ne ha bisogno, le istituzioni ne hanno bisogno. Sarà il metro di ogni nostra proposta e del nostro agire. Sarà il metro con cui misureremo ogni vostra proposta, provvedimento e comportamento. Oggi, per la prima volta in questa Assise, siedono sette cittadini liberi, che non rispondono a nessun ordine di scuderia, che non devono restituire favori elettorali, che non hanno carriere politiche decennali o ventennali con cambi poltrone e di casacche. Sette cittadini incensurati, che saranno la voce e gli occhi di centinaia di migliaia di cittadini campani, quelli che finora sono stati tenuti fuori dalla istituzione Regione, che pure dovrebbe essere la casa di tutti cittadini campani. Da oggi – ha sottolineato – in Consiglio c’è un’opposizione vera, che sarà una spina nel fianco degli accordi sottobanco tra maggioranza e finta opposizione. La festa è finita, signori! Come vengono spesi i soldi pubblici? Quanti sprechi si fanno e chi ne beneficia? Con quali criteri si fanno le nomine, si assegnano gli incarichi in Regione, nelle partecipate, nella sanità? Perché non c’è trasparenza negli atti e nelle scelte? Che cosa c’è da nascondere? Perché la Campania è il fanalino di coda nella spesa dei fondi europei? Di chi è la responsabilità dei servizi essenziali che non funzionano? Sono solo alcune delle domande che ci siamo fatti da cittadini senza poter avere risposte. Oggi queste domande ce le facciamo da consiglieri, e ci fermeremo quando avremo tutte le risposte da dare ai cittadini”.

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