I clan dei Casalesi, che hanno gestito il business dei rifiuti, hanno incassato fino a 500mila lire a fusto per smaltire nelle campagne il materiale che bisogna trattare in modo diverso e, ovviamente, con costi diversi. Lo ha rivelato nell’audizione resa alla Commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti il boss pentito Carmine Schiavone.
Da ieri quell’audizione, rimasta segreta per lunghi anni, è pubblica. Per smaltire questi fusti occorreva un’attrezzatura speciale, ha detto Schiavone, ed il costo dell’operazione oscillava intorno ai due milioni e mezzo lire a fusto. I clan della camorra si facevano carico invece dello smaltimento per cinquecentomila lire. In diversi anni i camion provenienti dal nord, ha aggiunto ancora Schiavone, avrebbero portato in zona di tonnellate di rifiuti.