“Non ho mai avuto nessun tipo di problema per l’appartenenza politica dei sindaci; anzi, la posizione politica dei sindaci era per noi ininfluente”: così il boss pentito di camorra Antonio Iovine, stamani davanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), descrive come il clan dei Casalesi esercitava il controllo delle amministrazioni locali. “Lo sapevano anche i bambini – ha esemplificato Iovine – che a San Cipriano d’Aversa, il vero sindaco era ‘Peppinotto’, ovvero il nostro Giuseppe Caterino”.