Non è la parentopoli proiettata all’asilo nido comunale. In quel film i protagonisti erano familiari e amici degli amministratori locali. Metà personale assunto con contratto a tempo determinato è riconducibile agli attuali governanti di Sant’Arpino. Seppure la trama si dipani in modo diverso anche nel caso del servizio civile sulla scena sale qualche attore noto. Da gennaio è partita la nuova annualità. Della selezione si è occupata effettuata l’Arci Caserta (clicca link alla fine dell’articolo). Scorrendo la lista dei fortunati ci sorgono tanti dubbi. Ci siamo sforzati, davvero tanto, ma non siamo riusciti a dare una motivazione plausibile alla scelta di alcuni, poco “titolati”, a discapito di altri, molto più “forniti”. Almeno sulla carta. E la “carta” conta eccome quando si stila una graduatoria. Tutto dovrebbe basarsi su curriculum, competenza ed esperienza.
Ingredienti che non sembra possedere Emanuele Polizzi. Se fosse altro per l’età. Il prescelto è stato selezionato nel progetto “Noi siamo il territorio”. Quattro posti disponibili. È arrivato quarto. Ha compiuto 19 anni il primo gennaio scorso. Quando ha partecipato alle selezioni ne aveva 18. A meno che non sia un ragazzo prodigio, non possiamo escluderlo, viene naturale da chiedersi: a quell’età di quali titoli è in possesso? Abbiamo chiesto un po’ in giro. Nessuno ci ha saputo fornire una spiegazione credibile. Tutti sono rimasti perplessi. “Strano”, è stata la risposta ripetuta come un mantra. Poi qualcuno ci ha detto, tra il serio e il faceto: “Non conosciamo Emanuele Polizzi, sappiamo solo che è il nipote dell’ausiliario del traffico Pelliccia”. Chi è Pelliccia? A questa domanda ci hanno risposto in un lampo: “È uno storico sostenitore politico di Elpidio Iorio”. Sì, proprio quell’Elpidio Iorio di Pulcinellamente, ex assessore di Sant’Arpino, oggi componente della giunta di Marcianise guidata dal sindaco Antonello Velardi. Egregio primo cittadino com’è bello riempirsi la bocca di legalità, vero?
I primi due della graduatoria del progetto “Noi siamo il territorio”, cioè Maria Cozzolino e Amelia Pezone, non destano sospetti. Almeno così sembra. Hanno esperienza e titoli. Un po’ strano l’ingresso, come terzo, di Giuseppe Ziello. Pure lui giovanissimo. Però ha qualche anno di “militanza” nel nucleo locale della Protezione civile. Quello che lascia perplessi, e non poco, è l’esclusione dei primi tre cosiddetti “idonei non selezionati”: Diana Iorio, Luigi Marino e Nunzia Cretella. Ci risulta che avessero molte frecce al loro arco. Alcuni di loro, crediamo giustamente, hanno gridato allo scandalo. Negli altri due progetti presentati dal Comune di Sant’Arpino nell’ambito del servizio civile figurano due nomi di famiglia (degli amministratori). Uno è quello di Maria Carmina Di Matteo, nipote del sindaco Giuseppe Dell’Aversana. Si è piazzata al primo posto nel progetto “Opportunità per noi”. Non amiamo fare demagogia. È doveroso rimarcare che la Di Matteo è laureata in Scienze sociali e vanta un corposo curriculum. Non a caso ha staccato di ben sette punti il quinto classificato.
Anche in questo progetto i posti utili erano quattro come per quello denominato “Prato verde”. A parte l’originalità del nome (avete mai visto un prato nero pece?), dando una sbirciatina alla graduatoria abbiamo scoperto che per il rotto della cuffia è stata selezionata Denisia Spuma, parente dell’assessore Salvatore Lettera. Per onestà intellettuale anche qui è d’obbligo una precisazione. Si tratta un lontano parente. Sua nonna è cugina del nonno di Lettera.
La chicca è un’altra. Roba da non crederci. Per la serie “un destino cieco e baro”. Indovinate chi gestirà le selezioni del servizio civile per il quinquennio 2019-2014? La cooperativa “Raggio di Sole” che ha vinto la gara tramite la piattaforma Asmel (procedura regolare). La stessa coop che ha assunto il personale dell’asilo nido comunale. Uno dei prossimi progetti del servizio civile si chiamerà sicuramente “Tengo famiglia”.
Mario De Michele