Un esposto dettagliatissimo. Diciannove firmatari tra cittadini e commercianti. L’autenticità dei nomi è da verificare. Ma la sostanza no. Salvo le accuse di rilievo penale come “l’abuso di potere, il conflitto di interessi e il favoreggiamento” che non spetta a noi giudicare. Ci penserà se ci saranno i presupposti la magistratura. La denuncia, che pubblichiamo integralmente e che pone all’attenzione delle autorità competenti alcune questioni sollevate nei giorni scorsi da Campania Notizie, è stata presentata alla Procura della Repubblica del Tribunale Napoli Nord, al prefetto e al questore di Caserta, alla Guardia di Finanza di Aversa, al comando dei carabinieri di Marcianise, alla stazione dei carabinieri e al comando dei vigili urbani di Sant’Arpino, al segretario generale e responsabile Anticorruzione del Comune di Sant’Arpino e agli assessori e consiglieri di maggioranza e opposizione. Egregi esponenti della minoranza silenti e dormienti compiete un gesto di dignità: dimettetevi o svolgete il vostro ruolo di controllo. Oppure, in terza istanza, almeno vergognatevi quando uscite di casa. Nel mirino dei firmatari dell’esposto finiscono in particolare il sindaco di Sant’Arpino Giuseppe Dell’Aversana “Il Legalitario” e il comandante dei vigili urbani Lucio Falace (gli si addice di più il cognome Fallace).

“I sottoscritti cittadini e commercianti di Sant’Arpino, – si legge nella denuncia – stanchi di essere presi in giro, intendono con la presente denuncia portare all’attenzione degli organi competenti quanto sta avvenendo al Comune di Sant’Arpino per quanto riguarda l’abuso d’ufficio, l’abuso di potere, il conflitto di interessi e il favoreggiamento da parte del nostro sindaco Giuseppe Dell’Aversana e del comandante dei vigili urbani Lucio Falace evidenziando la violazione di tutte le normative vigenti sia penali, civili che amministrative. La cosa grave che vogliamo portare a conoscenza di tutti, forze dell’ordine, assessori, consiglieri di maggioranza e opposizione (vediamo se poi stanno ancora tutti zitti e immobili) e magistratura è che un sindaco che si dichiara di essere paladino della legalità e trasparenza, che piange tutti i santi giorni per le casse in rosso, fa arrivare nelle case dei santarpinesi i ruoli supplettivi tutti insieme per la spazzatura, canoni idrici moltiplicati, pretende il canone di affitto per le case di proprietà del Comune da chi a stento arriva a fine mese, non fa altro che ripetere dal primo giorno che il Comune non ha soldi ma a fine mese lui prende il suo prezioso stipendio, lo stesso sindaco Dell’Aversana che nell’esercizio delle sue funzioni da amministratore, e lo stesso comandante della polizia municipale Lucio Falace quali organi locali di controllo ad essere chiamati a far rispettare la legalità dai più piccoli regolamenti di polizia urbana, fino al rispetto delle norme contenute del codice penale, dovrebbero tutelare la sicurezza della cittadinanza, degli spazi pubblici del territorio di propria competenza”. Al netto dei toni molto pensati nell’esposto viene sollevato con precisione un illecito effettivamente incontrovertibile. L’occupazione abusiva del suolo pubblico da parte di un parente stretto del sindaco. Si tratta di Paolo Melardo, di professione gommista, marito della sorella di Dell’Aversana “Il Legalitario”.

“Anziché di essere garanti – recita un passo della denuncia – della trasparenza, della legalità e della sicurezza, in barba alla loro moralità tanto sbandierata ai quattro venti, senza alcuno “Scuorn” in pieno conflitto di interessi non notano e non vedono (dopo mille segnalazioni da parte nostra) e da parte del direttore di Campania Notizie Mario De Michele con articoli di stampa, che in via De Gasperi dove vi è l’officina della Pneus Expert centro vendita e riparazione pneumatici del cognato del sindaco Dell’Aversana Paolo Melardo, marito della sorella del sindaco Giuseppe Dell’Aversana “Legalitario”, si presentano irregolarità talmente evidenti che si notano quotidianamente anche da un cieco. Il marciapiede pubblico e non privato è stato abbassato ad arte per consentire alle vetture per accedere all’officina per il cambio gomme. È praticamente impedito l’accesso ai pedoni. Percorrere il marciapiede pubblico è impossibile per anziani, mamme con i bambini nei passeggini e disabili con carrozzine. Il cognato del sindaco Dell’Aversana ripara i pneumatici dei veicoli e dei camion sul marciapiede pubblico impedendo il transito (i firmatari hanno anche allegato una foto scaricata probabilmente da Campania Notizie, ndr), fatto noto a tutti, anche ai vigili urbani che percorrono la strada di via De Gasperi tutti i santi giorni a piedi e fanno finta di nulla. Chi lo ha autorizzato? Solo un amministratore pazzo avrebbe potuto autorizzare una cosa del genere, ma qualora fosse stato concesso un qualsiasi tipo di permesso (sicuramente illegittimo), il cognato del sindaco da ben 16 anni non ha mai pagato in vita sua la tassa per l’occupazione di suolo pubblico, come onestamente da commercianti facciamo tutti noi non imparentati con il sindaco. Da un paladino della legalità come il sindaco Dell’Aversana sempre in prima linea a parole e a mezzo Facebook non possiamo tollerare irregolarità gravi quanto palesi”. I firmatari, che ripetiamo potrebbero risultare anonimi ma che pongono due questioni veritiere, sposano un’altra battaglia di Campania Notizie. Quella delle fioriere abusive poste davanti all’ingresso della casa del sindaco. Invadono il marciapiede e addirittura la sede stradale. Incredibile. Ma vero.

“Oltre all’officina del cognato in via De Gasperi, – scrivono i firmatari dell’esposto – il primo cittadino davanti all’ingresso della sua abitazione in piena violazione delle norme di sicurezza stradali e pedonali, accanto alla farmacia situata in via Pennacchio ha collocato delle fioriere in pietra sia sul marciapiede che addirittura in strada (anche in questo caso i firmatari hanno anche allegato delle foto sempre prese da Campania Notizie, ndr). Un pedone è costretto a invadere la sede stradale per scansare gli ostacoli e proseguire il cammino. Assurdo e vergognoso se si considera che un disabile in carrozzina o con difficoltà deambulatorie è praticamente impossibilitato a percorrere il tratto che costeggia l’abitazione del sindaco Dell’Aversana senza rischiare di essere investito dalle auto. Per non tacere che pure le vetture potrebbe sbattere contro le fioriere non essendotici alcun tipo di segnaletica orizzontale o verticale che ne indichi la presenza. Ma non finisce qui, sul marciapiede ci sono enormi pali in pietra abusivi e senza assicurazione come prevede la legge”.

Poi una serie di interrogativi. “Come fa il sindaco Dell’Aversana “Legalitario” a non vedere? Lo dovrebbe notare almeno due volte al giorno quando esce da casa sua e quando via fa ritorno. E il comandante dei vigili urbani Lucio Falace e i suoi colleghi cosa fanno? Dove sono? Si grattano la pancia. Davanti a degli abusi così cosa fanno? Stanno a guardare impietriti? Perché non intervengono? Perché chiudono entrambi gli occhi davanti a queste irregolarità così evidenti? Come è possibile tutto questo? Con una unica parola imbroglio! Perché al sindaco e al cognato tutto gli è concesso? Come si possono tollerare irregolarità gravi quanto palesi così evidenti? Perché tutti dobbiamo pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico e il cognato del sindaco Dell’Aversana no? Perché è stato fatto abbassare il marciapiede per consentire il transito delle auto? Solo perché è imparentato con il sindaco? Perché il sindaco può installare delle fioriere in marmo e dei paletti in cemento abusivi sul marciapiede e sulla strada dove abita lui in via Pennacchio e noi non possiamo collocare nemmeno un ramo d’ulivo? Che accordo c’è tra il sindaco e il comandante dei vigili urbani e la famiglia del sindaco Dell’Aversana? Non è questa una situazione preordinata a tavolino? A questo punto – si legge nella denuncia – è solo il caso di sottolineare come sia lontanissimo dal nostro modo di pensare e di agire il compiere atti contrari alla legge, dove noi tutti cittadini e commercianti onesti paghiamo le tasse profumatamente e ci battiamo da anni per la legalità e i soprusi. In conclusione ci ribelliamo affinché si metta fine a questo scempio prima che sia troppo tardi ad un sistema marcio, corrotto e fatto solo di interessi personali, non vogliamo che si verifichino queste cose scandalose. Tutto ciò posto e ritenuto, ed esposto, chiediamo che la Procura della Repubblica competente assieme alle autorità competenti avvii tutti i procedimenti che ritene giusti in relazione ai fatti da noi narrati e l’accertare la rilevanza penale di un certo agire nella pubblica amministrazione. È altrettanto pacifico che, di fronte a un’etica della politica che sembra essere merce scaduta, è quanto mai urgente richiamare l’attenzione su comportamenti che pongono seri problemi di credibilità e di responsabilità politico-deontologica e in pieno conflitto di interessi per il ruolo pubblico che ricoprono. Noi non resteremo a guardare e far di non accorgerci più di niente, saremo sempre vigili e controllori della cosa pubblica, quello che dovrebbero fare un primo cittadino e un comandante dei vigili urbani. Speriamo che si faccia piena luce su questo ennesimo di ruberie, imbrogli e illegalità al Comune di Sant’Arpino”.

All’esposto sono stati allegati gli articoli pubblicati su Campania Notizie. Ripetiamo, prendiamo le distanze dalle accuse di presunti gravi reati da parte delle persone chiamate in causa nell’esposto. Ma altresì dobbiamo convenire che i problemi sollevati sono lì visibili. E persistono. Il gommista cognato del primo cittadino ha lavorato fino a stamattina occupando il marciapiede e con veicoli in sosta vietata dappertutto (multe niente, eh?). Le fioriere continuano a fioriere. Sotto gli occhi tutti. Tranne che del sindaco Giuseppe Dell’Aversana “Il Legalitario” e del comandante dei vigili urbani Lucio Fallace. Pardon Falace.

Mario De Michele

 

 

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