La legge è uguale per tutti. Magari non sempre. Sicuramente non per colpa della magistratura. Ma dei Governi di ogni colore politico incapaci di mettere la giustizia nelle condizioni di garantire la certezza della pena o dell’assoluzione in tempi rapidi. Se però, come andiamo dicendo da anni, ognuno di noi cittadini facesse il proprio dovere civico di sentinelle della legalità sarebbe più facile smascherare gli amministratori locali geneticamente propensi alla violazione delle regole. La riprova è il caso Michele Aletta sollevato da Campania Notizie (clicca sui link in basso). Abbiamo dimostrato che il giornalismo vero, perdonateci la presunzione, è il cane da guardia del potere e non un cagnolino di compagnia pronto a scodinzolare per una manciata di crocchette. Ma ciò che conta di più è che è arrivata la conferma di come l’impegno civile possa contribuire a bloccare imbrogli e atti illegittimi. Grazie a noi, ma anche ai tanti lettori che sempre più in massa ci seguono, abbiamo impedito la consegna dello scandaloso regalo già in spedizione dal Comune di Succivo e diretto all’abitazione di Aletta, lavoratore socialmente utile, cognato del vicesindaco Salvatore Papa. Il parente del braccio destro di quel poverino di Gianni Colella (quest’ultimo ha già battuto più volte il record mondiale di figuracce) aveva beneficiato di 30 ore di straordinario elettorale. Un provvedimento pornografico adottato lo scorso 5 febbraio dal settore Amministrativo-Contabile.

In base alla determina n. 69, firmata dal responsabile Nicola Mariniello, ad Aletta furono assegnate 30 ore di straordinario elettorale in vista del referendum costituzionale del prossimo 29 marzo. Cose da pazzi. In quale parte del mondo un lsu può partecipare all’espletamento di operazioni elettorali con tanto di retribuzione? Solo a Succivo. Dove guarda caso il lavoratore socialmente utile in questione è il cognato del vicesindaco Papa. Una coincidenza in stile appalto da un milione e 200mila euro vinto dalla ditta dei fratelli di Anna Russo, ex assessore allo Sport, oggi consigliere comunale. O una manna dal cielo come per l’affidamento del campo di calcio ad amici e parenti della Russo e di Papa. Solo fortuna, insomma.

Però non sempre le ciambelle vengono col buco. Anche se gli amministratori locali hanno già molte volte abusato di quello dei cittadini. Stavolta il colpo grosso non è riuscito. Su Campania Notizie è apparso lo scorso 19 novembre un articolo di denuncia proprio in relazione alla “donazione” di 30 ore di straordinario per consentire ad Aletta di travestirsi da lavoratore per il Carnevale. Solitamente indossa i panni, che gli stanno molto meglio, di pestatore a sangue per conto del clan locale Mundo-Lucariello. Purtroppo non solo nel periodo carnascialesco. Pur non essendo dei luminari di diritto amministrativo, non a caso il vicesindaco Papa in un recente post su Facebook ci ha definiti “capre”, abbiamo evidenziato nel nostro articolo la palese illegittimità della determina sottoscritta dal responsabile del settore amministrativo-contabile.

Anche noi “capre” sappiamo che un lsu non può usufruire di straordinario elettorale, che è destinato solo ai dipendenti comunali, cioè a chi fa parte in pianta stabile del personale dell’ente. Se una norma così scontata la conosciamo anche noi “capre” la dovrebbero conoscere anche cani e porci, o no? Giriamo l’interrogativo al vicesindaco Papa e ai suoi boys. All’indomani della pubblicazione dell’articolo di Campania Notizie il responsabile dell’ufficio invia una nota al Ministero dell’Interno “circa la possibile utilizzazione degli lsu” nel servizio elettorale. Nel frattempo noi, il 24 febbraio, “diamo alle stampe” un altro pezzo per spiegare qual è il trucco per favorire Aletta. Nell’elenco dei componenti dell’ufficio elettorale non viene indicato come lsu ma con qualifica A1. Un modo per aggirare i controlli della Prefettura.

Il 25 febbraio arriva la risposta del Viminale: “Non è possibile utilizzare gli lsu per il servizio elettorale”. Parafrasando l’irresistibile battuta di Titina De Filippo nel film cult “Totò, Peppino e i fuorilegge”, i funzionari ministeriali si saranno chiesti: “Che specie ‘e bestie lavorano al Comune di Succivo?”. Dopo la grezza intergalattica il capo del settore amministrativo-contabile corre ai ripari. E il 26 febbraio adotta una determina di rettifica per revocare lo straordinario elettorale ad Aletta. Il benefit viene tolto anche ad altri 5 lsu inseriti nell’ufficio elettorale. Dare un “contributo volontario” solo al cognato del vicesindaco Papa sarebbe stato un pugno nell’occhio. Niente di che, per carità. Aletta è specializzato anche in calci, schiaffi, spintoni e all’occorrenza utilizza maniere gentili ancora più convincenti.

Ma alla fine giustizia è stata fatta. E la legge si è imposta. Però sappiate, voi tutti, che ha pienamente ragione George Orwell: “Un popolo che elegge corrotti, impostori, ladri e traditori, non è vittima. È complice!”.

Mario De Michele

(continua…)

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