“Vigilanza straordinaria” nella terra dei fuochi da parte del Ministero del Lavoro. La Direzione generale per l’Attività Ispettiva ha organizzato appunto “una vigilanza straordinaria nell’ambito dell’attività di contrasto ai roghi dolosi di rifiuti”: in totale, spiega una nota, sono state finora effettuate 41 ispezioni, delle quali 28 (il 68%) hanno accertato irregolarità. Nello specifico settore della tutela del lavoro sono state verificate le posizioni di 134 lavoratori, 86 dei quali (il 64%) sono risultati “in nero”. Sono stati conseguentemente adottati 22 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. All’esito di questi accertamenti saranno comminate sanzioni amministrative e penali quantificabili in circa 400.000 euro. Iniziata a fine ottobre, e ancora in corso, questa attività di vigilanza ha visto la partecipazione dei gruppi ispettivi costituiti da ispettori del lavoro della Direzione Territoriale del Lavoro di Caserta e dai Carabinieri del Nucleo Ispezione del Lavoro per la verifica della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale; agli accessi hanno partecipato anche Carabinieri delle stazioni territoriali, insieme a personale del Nucleo Operativo Ecologico, per le verifiche sui profili di rispettiva competenza. Le ispezioni nella cosiddetta “Terra dei fuochi”, spiega la nota del Ministero, hanno interessato imprese del settore tessile e calzaturiero, officine meccaniche e carrozzerie, aziende a maggior rischio di impatto ambientale dovuto allo smaltimento dei prodotti di rifiuto del ciclo produttivo. A fronte della violazione delle norme poste a tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e sversamento illegale di rifiuti, sono stati sottoposti a sequestro 2 opifici, accertate 34 violazioni e deferiti all’Autorità Giudiziaria 20 datori di lavoro.


 

 

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