È morta a 39 anni. Era stata ricoverata d’urgenza dopo l’anestesia che avrebbe dovuto precedere un intervento di rassodamento dei glutei. Subito dopo l’anestesia locale, infatti, la donna, Maria Teresa Avallone residente a Monza per lavoro ma, come si è poi appreso, originaria di Napoli, era andata in arresto cardiaco. La comunicazione ufficiale da parte dell’ospedale è giunta dopo tre giorni vissuti appesi a un filo. La donna di 39 anni giunta martedì pomeriggio al pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo di Monza in arresto cardiaco dopo essersi sottoposta a una procedura di chirurgia estetica, è in condizioni di morte cerebrale. La donna è ricoverata da 48 ore nel reparto di terapia intensiva neurochirurgica. Le sue condizioni, in coma fino da martedì sera, sono peggiorate nelle ultime ore. L’edema cerebrale s’è aggravato e il numero delle lesioni ischemiche è aumentato: come conseguenza del prolungato arresto della circolazione sanguigna. La donna aveva in programma di sottoporsi a un intervento che, sulla carta, avrebbe dovuto essere abbastanza semplice. L’operazione di chirurgia estetica ai glutei (liposuzione) s’è invece rivelata fatale per l’impiegata, la cui tragedia è iniziata in una clinica privata di Seregno. L’allarme era scattato subito dopo che il medico, l’esperto Maurizio Cananzi, aveva iniettato il liquido anestetico alla paziente. La situazione è precipitata subito: con un arresto cardiaco probabilmente causato da uno shock anafilattico. Lo specialista aveva cercato di rianimarla, senza tuttavia riuscire a farle riprendere conoscenza. Solo dopo è partita la chiamata al 112. I medici dell’ospedale di Monza hanno sottoposto la donna a terapie molto delicate, nella speranza di farle riprendere conoscenza. Tentativi ripetuti, rivelatisi vani. I famigliari sono stati informati dell’evoluzione negativa del quadro clinico e hanno autorizzato la donazione degli organi.