Mai come stavolta è il caso di dire da quale pulpito viene la predica. Suscita il riso, ma c’è da piangere, vedere Peppe Barbato che lancia anatemi social su moralità e rispetto della religione. È come se Jessica Rizzo o Pamela Anderson fossero le testimonial di una campagna per promuovere la castità. Dell’ex vicesindaco di Carinaro la stragrande maggioranza dei cittadini conosce vita pubblica e vita privata. Sul piano amministrativo lo abbiamo visto all’opera per circa un ventennio. E i (non) risultati sono sotto gli occhi di tutti. Si è accaparrato i Servizi sociali gabbando “poveri” anziani con una politica (si fa per dire) medievale di gite fuori porta nel solco della peggiore e più deteriore tradizione democristiana. Sotto l’aspetto personale stendiamo un velo pietoso. Rispetto ai suoi “vizi” il celebre film “Sesso, bugie e videotape” è come “Alice nel paese delle meraviglie”. Ci viene in mente anche “Porco Rosso”, uno dei capolavori del maestro dell’animazione Miyazaki. Senza veli di notte. Con il velo dell’ipocrisia di giorno. Questo è Peppe Barbato. Un sepolcro imbiancato. Le sue chat roventi hanno incendiato il popolo carinarese provocando in tutti conati di vomito.
Ma lui senza “scuorn” continua a pontificare. Forse quando al mattino si guarda allo specchio vede riflessa un’altra persona. Non si spiega altrimenti questo comportamento “doppio” che ricorda “Bella di giorno” di Bunuel. La recita dell’uomo di chiesa è stomachevole. La farsa della persona devota è indecente. La pantomima del politico integerrimo è insopportabile. Ancora più indigesti sono i suoi ultimi post pubblicati su Facebook. Parlando di Barbato li dovremmo definire pornografici. Il buon (si fa sempre per dire) Peppino si strappa le vesti (come di notte) e si scandalizza perché il sottoscritto durante il confronto pubblico con il candidato sindaco Annamaria Dell’Aprovitola ha fatto una battuta (lo hanno capito anche i bambini) sulla cultura carinarese intrisa dalla devozione verso Sant’Eufemia. Pazzesco.
Pubblichiamo alla fine dell’articolo i post di Barbato e il video cui fa riferimento (guardate dal minuto 26,52”). Se non fosse lui l’autore ci saremmo scompisciati dalle risate. Non abbiamo taciuto per un solo motivo: qualsiasi cittadino di Carinaro poteva consentirselo, meno che Peppe Barbato. Il “Bello di notte” grida allo scandalo. Utilizzando un’immagine di Sant’Eufemia ha la faccia tosta, per non dire altro, di scrivere quanto segue: “Carinaro cattolica non ci sta a farsi ingiuriare Sant’Eufemia e per questo fatto sacrilego non vi vota a voi della lista n. 2: il dato inconfutabile che si evince dal video è che lo pseudo presentatore dice l’anatema su Sant’Eufemia la giuglianese (il riferimento è a Dell’Aprovitola, ndr) sorride e i presenti nessuno lo blocca anzi battono pure le mani. Vergogna-vergogna non siete deputati a rappresentare Carinaro”. Roba da non credere. Uno come Barbato riferendosi al video di Campania Notizie parla di “vergogna”. Lui che è il protagonista assoluto, l’attore principale di video vergognosi.
In un altro post lancia una scomunica: “Anatema – lasciate stare Sant’Eufemia, è stata un’offesa a tutti i carinaresi ascoltare in una manifestazione elettorale della lista n. 2 queste tremende affermazioni “abbattiamo questa cultura di Sant’Eufemia “…vergogna-vergogna ma non vi preoccupate che come noi teniamo fede alla santa diciamo “Sant’Eufemia scioglt ‘u tupp”. Caro Peppino Barbato l’unico “tupp” la Santa dovrebbe scioglierlo per la tua doppiezza. Per i cattolici, lo ripete sempre Papa Francesco, predicare bene e razzolare male è un peccato grave. E Barbato per emendarsi dovrebbe inginocchiarsi nel confessionale per il resto della sua vita. Probabilmente nemmeno così eviterebbe di finire all’Inferno.
Mario De Michele
IL VIDEO “INCRIMINATO” (GUARDATE DAL MINUTO 26,52”)
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