Due misure di ordinanza cautelare sono state eseguite dai carabinieri della compagnia di Casal di Principe nei confronti di due giovani: A.C. di 20 anni e L.C. di 22. Sono considerati i responsabili dell’incendio doloso ai danni di un bar di Villa Literno lo scorso 27 luglio. La misura cautelare è stata emessa dall’ufficio Gip del Tribunale di Napoli Nord nell’ambito dell’indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli Nord. L’indagine si è fondata sulle dichiarazioni di persone informate sui fatti e sulla visione delle immagini degli impianti di video sorveglianza che hanno consentito di raccogliere nei confronti dei destinatari del provvedimento restrittivo gravi indizi di colpevolezza. Per gli inquirenti l’episodio sarebbe una ritorsione messa in atto da A.C., figlio di un elemento di spicco del clan dei Casalesi, Salvatore Cantiello, nei confronti del titolare del bar che gli avrebbe mancato di rispetto nel corso di un’accesa discussione che c’era stata quel giorno tra i due. Il giovane, aiutato dal complice, un suo parente, avrebbe atteso la chiusura del bar per vendicarsi dando fuoco ai locali che non hanno riportato danni maggiori solo grazie al tempestivo intervento di carabinieri e vigili del fuoco. Per A.C. sono scattati gli arresti domiciliari, in quanto ritenuto l’esecutore materiale del rogo. I carabinieri lo hanno fermato al termine di un inseguimento lungo le strade di Casal di Principe. Addosso aveva un coltello e una dose di hashish. Per L.C., invece, è scattato il divieto di dimora nel comune di Villa Literno.

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