La Provincia di Caserta “dovrà procedere senza indugio alla indizione e allo svolgimento delle nuove elezioni per la carica di Presidente”. E’ quanto dispone l’atto emesso dalla Conferenza Stato-città ed autonomie locali riunitasi oggi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un atto firmato dal segretario dell’organismo Anna Lucia Esposito e dai Ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, che si è espresso sul quesito sollevato dalla stessa Provincia di Caserta e dal suo presidente facente funzioni Marcello De Rosa. L’ex sindaco di Casapesenna non ha commentato la decisione della Conferenza, ma dall’ente fanno sapere che le elezioni provinciali per il rinnovo della carica di presidente dovrebbero tenersi entro giugno. Per quella tornata De Rosa non potrà candidarsi come presidente in quanto non è sindaco, ma consigliere comunale a Casapesenna. De Rosa è diventato presidente facente funzioni della Provincia di Caserta subentrando nel dicembre scorso, dopo diverse vicissitudini, al dimissionario presidente Giorgio Magliocca, che aveva lasciato un mese prima dopo essere stato coinvolto in un’indagine per corruzione della Procura di Santa Maria Capua Vetere.
Magliocca, prima di dimettersi, provò a “defenestrare” De Rosa, in quel momento vice-presidente della Provincia e dunque suo naturale sostituto, revocandogli l’incarico e nominando come nuovo presidente il consigliere provinciale anziano Gaetano Di Monaco. De Rosa reagì e impugnò il provvedimento di Magliocca davanti ai giudici amministrativi, che in sede cautelare gli hanno dato ragione. Per legge De Rosa avrebbe dovuto indire le elezioni entro 90 giorni dall’efficacia delle dimissioni di Magliocca (14 novembre), ma non lo ha fatto, suggerendo anzi al Governo l’ipotesi di estendere di diversi mesi il suo incarico, fino alla scadenza naturale del Consiglio provinciale e del presidente, prevista per dicembre 2025. Nella ultima nota inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il 20 febbraio scorso, la Provincia rappresentò infatti un possibile contrasto tra alcune disposizioni di legge, per cui “non appare chiaro – si leggeva – se l’elezione del Presidente della Provincia debba essere indetta e svolta entro novanta giorni dalle dimissioni del Presidente eletto o se debba ‘più ragionevolmente’ attendersi la scadenza naturale (dicembre 2025) per il Consiglio provinciale e il Presidente”.