«Dopo aver avanzato formale richiesta in tal senso alle Autorità giudiziarie procedenti, l’onorevole Andrea Cozzolino chiederà anche all’assemblea parlamentare cui appartiene di essere sentito per rispondere a tutte le domande e offrire tutte le informazioni e i chiarimenti utili all’accertamento dei fatti». Così scrivono in una nota, a proposito del Qatargate, gli avvocati dell’europarlamentare: Federico Conte, Dezio Ferraro e Dimitri De Beco, aggiungendo che il politico napoletano «non intende invocare l’immunità parlamentare per l’attività politica che ha svolto in maniera libera e trasparente, essendo del tutto estraneo ai fatti di reato per cui si procede». L’intervento arriva a seguito della nuova mossa nell’inchiesta sulla presunta corruzione a Bruxelles con la richiesta ufficiale, formulata dagli inquirenti, affinché sia revocata l’immunità parlamentare a due eurodeputati (Cozzolino e Marc Tarabella, stando a quanto riportato dai quotidiani belgi Le Soir e Jnach), dopo già il clamoroso arresto il 9 dicembre della vice presidente greca del Pe (sospesa), Eva Kaili, socialista. I nomi dei due erano già finiti a più riprese nelle notizie sulle carte dell’indagine, e l’abitazione di Tarabella era stata perquisita alla presenza della presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola (come previsto dalla legge belga) già il 10 dicembre, all’indomani dell’arresto, tra gli altri, anche del compagno di Kaili, Francesco Giorgi (assistente parlamentare di Cozzolino) e dell’ex eurodeputato ed ex sindacalista Pier Antonio Panzeri, lobbista, fondatore della ong Fight Impunity e ritenuto figura centrale nelle presunte manovre per ammorbidire la posizione delle istituzioni a favore del Qatar, del Marocco e persino della Mauritania. «Fin dall’inizio di questo caso, Marc Tarabella ripete di essere a disposizione della giustizia e ha anche chiesto di essere ascoltato rapidamente per potersi difendere», ha affermato il suo avvocato, Maxim Toller, segnalando che il politico belga non intende nascondersi dietro l’immunità ed è “favorevole” alla revoca. Cozzolino a sua volta aveva già allora fatto sapere nei giorni scorsi tramite il proprio avvocato di voler essere sentito al più presto dagli inquirenti belgi, dichiarandosi estraneo ai fatti. Richiesta ribadita oggi. La procedura di urgenza per la revoca dell’immunità dei due europarlamentari verrà ufficialmente aperta da Metsola alla prima plenaria utile dell’Eurocamera, lunedì 16 gennaio a Strasburgo. La politica maltese, è stato annunciato, ha chiesto a tutti i servizi del Parlamento e alle commissioni di dare priorità alla vicenda per concluderla entro il 13 febbraio, quando si riunirà nuovamente la nuova plenaria. Dopo la comunicazione della presidente all’aula, secondo regolamento, la richiesta passerà alla Commissione affari giuridici del Parlamento, che nominerà un relatore e ne discuterà a porte chiuse, eventualmente disponendo audizioni, ed elaborerà quindi il proprio parere per l’assemblea con una raccomandazione di voto. L’Eurocamera si pronuncerà a maggioranza semplice. «Non ci sarà impunità. Nessuna», ha sottolineato Metsola.
Home Primo Piano Primo Piano Qatargate, l’eurodeputato Cozzolino non invoca l’immunità parlamentare e chiede di essere ascoltato