Numeri 76, 77, 78. Non è un terno alla tombola. È il tris di delibere di giunta che ieri il sindaco Antonino Santillo e gli assessori Andrea Villano, Florentia Lamberti, Pasquale Pellino, Tonino Russo e Annalisa Cinquegrana hanno approvato con la velocità della luce per dare l’ok alla relazione sulla gestione e dello schema di rendiconto 2023, al documento unico di programmazione e allo schema di bilancio di previsione 2024-2026. Robetta da liquidare in fretta per lanciare la palla infuocata dei conti pubblici nel campo del consiglio comunale al massimo per fine gennaio. Robetta che per essere vagliata seriamente ci sarebbero voluti giorni. Ma evidentemente sindaco e assessori hanno vinto il Nobel per l’Economia senza che nessuno se ne sia ancora accorto. O più probabilmente nessuno di loro ha letto le “carte” o le ha capite. Si sono fidati della neo responsabile del settore Finanziario Valeria Vellone e della consulenza della GE.FIN.PA, la ditta dello scandalo che ha ottenuto dalla stessa funzionaria un appalto diretto di 30mila euro avvolto da nuvole nere che preannunciano uno tsunami. La società semplificata, con un capitale sociale di appena mille euro, è legalmente rappresentata da Svitlana Vasechko, una cittadina ucraina proprietaria del 100% delle quote. Come si evince dalla visura camerale storica la ditta è stata attivata lo scorso giugno e non ha dipendenti (link in basso).
Il 13 dicembre, Vellone ha adottato la determina n. 73 con oggetto: “Servizio di consulenza specialistica per redazione Bilancio di previsione 2024-2026, Bilancio consolidato, Dup, Atti relativi al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi, Rendiconto di gestione 2023” (link in basso). Tramite il portale acquistinretepa.it la responsabile del settore Finanziario ha avviato la trattativa diretta con la GE.FIN.PA e le ha affidato l’appalto di 30.500 euro iva inclusa con la seguente motivazione: “L’offerta risulta adeguata rispetto alle finalità perseguite dalla stazione appaltante e l’operatore economico risulta in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione delle prestazioni contrattuali”. Quali sono le esperiente pregresse? Dove sono state svolte? Chi sono i professionisti a cui sono stati affidati i conti del comune? Domande che si sono posti tutti i cittadini di Orta di Atella esclusi Santillo e gli assessori. Perché il sindaco non rende noto il curriculum della società per documentare le esperienze pregresse? Ha scelto lui la funzionaria con decreto di nomina firmato il 21 novembre. Santillo ha il dovere politico e amministrativo, sia per trasparenza che per legalità, di pubblicare la “storia” professionale della GE.FIN.PA. Il tempo libero non gli manca. Stappa bottiglie di spumante e festeggia il Natale assieme agli assessori Pellino e Cinquegrana durante iniziative promosse da associazioni “amiche” degli amministratori (foto in basso). Gli eventi natalizi saranno oggetto di un’altra inchiesta di Italia Notizie. Non abbiamo dimenticato i disastri contabili dell’anno scorso.
L’APPALTO DIRETTO, L’ACCONTO E CARLO COTTARELLI
Torniamo a Valeria Vellone. È dipendente a tempo indeterminato al comune di Cancello Arnone e dal 21 novembre lavora a scavalco a Orta di Atella per 6 ore settimanali. Prima di accettare l’incarico ha chiaramente detto al sindaco che si sarebbe avvalsa di una consulenza esterna altrimenti non avrebbe accettato. Lo confermano molte testimonianze autorevoli. Quindi Santillo sapeva. Non significa che il primo cittadino sapesse anche dove sarebbe andata a parare Vellone. Ma qualche dubbio ci assale perché c’è una concatenazione di eventi da allarme rosso. La funzionaria non effettua alcuna indagine di mercato, né consulta altre società, e affida alla GE.FIN.PA l’appalto diretto. Altri sospetti vengono alimentati dal costo del servizio: 30.500 euro. Carlo Cottarelli, che ad occhio è un po’ più esperto, avrebbe chiesto molto meno. Un altro punto nero è il pagamento immediato, già prima che fosse effettuata la consulenza, di un acconto pari addirittura al 50%. La signora Svitlana Vasechko solo per aver detto “buongiorno” ha intascato 15.250 euro. Nella pubblica amministrazione gli acconti non superano il 20%. E Santillo dov’era? Già conosciamo la sua risposta: “Non ho mai fatto ingerenze politiche nei processi decisionali dei funzionari comunali”. Ma la risposta è sbagliata e denota poca dimestichezza con il Testo unico degli enti locali che all’articolo 107 recita così: “I poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo spettano agli organi di governo”. Ora è chiaro? Il sindaco ha il potere-dovere di vigilare sugli atti dei funzionari perché è lui il rappresentante legale del comune. Non c’entra nulla l’ingerenza. Se dagli atti adottati dai funzionari emergono palesi elementi di illegittimità il primo cittadino ha il potere-dovere di aprire un’indagine interna, oltre che di segnalare l’accaduto alle autorità competenti nella sua qualità di pubblico ufficiale. Altrimenti diventa complice di atti illeciti.
SALVATORE SCIAUDONE AL COMUNE, CURRICULUM DA BRIVIDI
E qui arriviamo a un altro capitolo osceno, forse il più sfacciatamente truffaldino. Da quando Vellone ha conferito l’appalto alla GE.FIN.PA, forse anche da prima, si aggira tra le stanze del settore Finanziario del comune tale Salvatore Sciaudone che, come se fosse un dipendente, utilizza computer e ha accesso a documenti “sensibili”. Non si sa a che titolo e con quale mansione. È invece noto il suo “prestigioso” curriculum da funzionario comunale presso altri enti locali casertani. È indagato dalla procura di Santa Maria Capua Vetere per peculato e falsità ideologica. L’inchiesta riguarda presunte sottrazioni di denaro pubblico al comune di Falciano del Massico, dove Sciaudone era responsabile dell’area Economico-Finanziaria. Stando alle indagini, dal febbraio del 2019 al giugno del 2020 Sciaudone avrebbe liquidato a sé stesso incentivi ed ore aggiuntive di lavoro per un totale di circa 22mila euro. Avrebbe fatto altrettanto anche al comune di Cancello Arnone, quale responsabile dell’area Finanziaria e dell’area Lavori pubblici. Qui dal 2021 al gennaio 2023 avrebbe liquidato, sempre a sé stesso, incentivi per 36mila euro. E sempre al comune di Cancello Arnone si sarebbe consumato il reato di falsità ideologica, in quanto avrebbe dichiarato falsamente di possedere il titolo di laurea. Sembra incredibile ma non finisce qui. Sciaudone è stato già condannato dalla Corte dei Conti a versare nelle casse del comune di Falciano del Massico ben 42mila euro per “riparare il danno erariale causato alle casse pubbliche”. Oggi è responsabile dell’area Finanziaria del comune di Portico di Caserta, dove il sindaco è Giuseppe Oliviero, fratello di Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale della Campania, recentemente cacciato dal Pd.
BASTA FARE 2+2 PER SVELARE IL TRUCCHETTO
Conclusione. Sappiamo che Valeria Vellone è dipendente del comune di Cancello Arnone e che Salvatore Sciaudone è stato dipendente dello stesso comune. Quindi i due si conoscono bene anche perché lavoravano gomito a gomito nello stesso settore, quello Finanziario. Sappiamo che Sciaudone ha fatto capolino al comune di Orta di Atella da quando Vellone è stata nominata da Santillo responsabile dell’area Finanziaria. Usa i computer e scartabella tra i fascicoli dell’ente. Sappiamo che Sciaudone è di Falciano del Massico. E sappiamo infine che Svitlana Vasechko, titolare della GE.FIN.PA, risiede a Falciano del Massico. Il cerchio si chiude.
Il tris di delibere di giunta approvate ieri dal sindaco e dagli assessori si basa su incartamenti confezionati da un team di veri esperti del settore. Se c’è ancora qualche consigliere comunale che pensa di votare a favore dei documenti contabili che a gennaio approderanno in assise sarebbe il caso di premunirsi fin d’ora di pigiami a righe. Il 2025 sarà un anno rovente. Da trascorrere al fresco.
Mario De Michele
(continua…)
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SANTILLO, PELLINO E CINQUEGRANA CHE FESTEGGIANO