In proporzione lo stadio San Paolo, oggi intitolato a Maradona, sarebbe costato molto meno ai cittadini di Succivo. Se si rapporta al bacino d’utenza e alle competizioni sportive nazionali e internazionali del Napoli i costi per la riqualificazione del “Tinto” sono a dir poco stratosferici. Per il restyling della struttura, al confine con Orta di Atella, l’amministrazione comunale ha acceso un mutuo di 1.200.000 euro. Una cifra che alla fine della fiera pagheranno i cittadini in tributi e balzelli vari. Come se non bastasse la scelta politica cervellotica (sarebbe stato più opportuno che il Comune si indebitasse per opere pubbliche più urgenti) il progetto è finito al centro di una cascata di polemiche per l’aggiudicazione dell’appalto alla ditta di famiglia dell’allora assessore allo Sport Anna Russo. Delegato ai Lavori pubblici era Salvatore Papa, oggi vicesindaco e in pole per la candidatura a primo cittadino contro la fascia tricolore in carica Gianni Colella. Vinse la gara la Gu.Pe.Di. Costruzioni. Gu. sta per Guarino Pietro, cognato di Anna Russo, Pe. per Perrotta Giovanna, anch’ella cognata dell’assessore Russo, Di. indica Di Petrillo Cherubina, pure quest’ultima cognata della Russo.
Dopo l’inchiesta di Campania Notizie l’assessore allo Sport Russo si dimise e la Gu.Pe.Di. Costruzioni rinunciò all’appalto. Carte alla mano vennero a galla anche altri aspetti a dir poco sospetti. La gestione dello stadio fu affidata per 5 anni a Gennaro Dell’Aversana-Asd Sporting Atellana, vincitore del bando da unico partecipante. Dell’Aversana è anche il presidente della Asd Sporting Atellana. All’epoca dei fatti il vicepresidente era Salvatore Russo, fratello dell’assessore allo Sport e cognato di Pietro Guarino, uno dei soci della Gu.Pe.Di. Costruzioni. Alla ditta aggiudicataria-rinunciataria subentra la seconda in graduatoria. È la Settembre 2 Srl, con sede a Giugliano. Si procede all’affidamento dei lavori che al netto del ribasso ammontano a quasi 700.000 euro. Una bella sommetta, no?
Eppure, incredibile a dirsi, non è risultata sufficiente. Il Comune infatti ha approvato la variante al progetto su richiesta del tecnico della ditta appaltatrice. Nelle casse della Settembre 2 finiranno altri 52.579 euro oltre Iva. La motivazione? Citiamo testualmente: “Lavori imprevedibili dovuti al degrado e atti vandalici che hanno aggravato le condizioni della struttura”. È uno scherzo? Che il campo sportivo sia nel degrado e abbia subito atti vandalici lo si sa da anni. Del resto se fosse stato un gioiellino in stile Allianz Stadium di Torino solo un pazzo avrebbe acceso un mutuo di 1.200.000 euro per il rifacimento della struttura. In fase di progettazione, costata ben 113.000 euro, nessuno si è accorto del degrado e degli atti vandalici? Beh, questa ennesima vicenda è la conferma che il progetto è partito male e finirà peggio. A rimetterci saranno i cittadini di Succivo. La storia si ripete. Purtroppo.
Michele Apicella
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