Delle due l’una: o il sindaco dimissionario Gianni Colella mente spudoratamente, oppure gli emeriti bugiardi sono i consiglieri comunali di maggioranza Salvatore Papa, Claudio Perrotta, Gabriele Luongo, Imma Marsilio, Raffaele Ercolano e Aniello Tessitore. Leggendo la nota stampa dell’ex primo cittadino di Succivo e il post del sestetto pontificale non si scappa. Nella squadra di governo finora in carica ci sono dei menzogneri. Colella ha giustificato ufficialmente la sua traumatica decisione così: “Ci sono contrasti interni alla maggioranza e mancanza di coesione circa l’indirizzo unitario dell’azione amministrativa”. Dal canto (del cigno) loro Papa, Perrotta, Luongo, Marsilio, Ercolano e Tessitore giurano che si andava d’amore e d’accordo: “Il Sindaco può metterci a conoscenza di questi “contrasti” considerato che nessun consigliere comunale ha mai manifestato nelle riunioni di maggioranza posizioni diverse?” E ancora: “Le motivazioni addotte da Colella destano amarezza, sconforto e delusione; non possiamo essere noi i destinatari delle sue dimissioni, diversamente deve specificare a ciascuno di noi ed alla cittadinanza perché non godrebbe più della nostra fiducia”. Insomma per i Papaboys il sindaco avrebbe motivato le sue dimissioni con una serie di “balle”.

Gianni Colella

Chi dice la verità? A pelle ci viene da credere a Colella, pessimo amministratore ma persona onesta e non congenitamente incline all’affarismo politico. In realtà nessuna delle due parti in causa dice realmente come stanno le cose. Il primo cittadino ha glissato (Campania Notizie non lo farà) sulla variante dei lavori per il restyling dello stadio. E ha sbagliato. La questione campo sportivo va ben oltre il provvedimento adottato dall’Utc. Uno dei business, ad esempio, riguarda il punto ristoro che velocemente sta nascendo sopra gli spogliatoi. Altre opere vanno a rilento. Peraltro sono gli stessi Papa, Perrotta, Luongo, Marsilio, Ercolano e Tessitore a darsi la zappa sui piedi quando scrivono che hanno inviato una nota al segretario comunale per esercitare il controllo di legittimità sulla variante. Altro che voci false. Le uniche vere falsità, perdonateci il gioco di parole, sono contenute nel documento del Vaticano succivese: “Il programma elettorale è stato quasi integralmente e coralmente raggiunto!”. Ma dove? Su Marte, forse. Basta chiedere ai cittadini. Tutti quelli che non sono vincolati da lacci o lacciuoli daranno la medesima risposta: l’amministrazione comunale uscente è la peggiore della storia di Succivo.

Salvatore Papa

La dimostrazione plastica è l’incapacità di approvare il Puc a causa delle diverse “sensibilità” affaristiche all’interno della maggioranza. Per non parlare dei disastri nel settore dell’edilizia scolastica con un edificio sventrato senza che i lavori siano ancora iniziati nonostante risalga all’era di Antonio Tinto l’ottenimento di un finanziamento regionale di ben 1,5 milioni di euro. Il tratto preminentemente ipocrita del documento dei Papaboys si appalesa quando, dopo aver preso a pesci in faccia Colella, gli viene allo stesso tempo chiesto di fare un passo indietro. “Caro Sindaco, ci ripensi e torni a guidare questa comunità, portando a termine il compito che con stima e fiducia le hanno attribuito 5 anni fa migliaia di cittadini”. Roba da “Vieni avanti cretino”, per citare il film di Salce.

Ma di Papa, Perrotta, Luongo, Marsilio, Ercolano e Tessitore tutto si può dire fuorché siano cretini. Infatti merita una sottolineatura un passo del documento. “I cittadini aspettano risposte in un momento di crisi economica e sociale”. Se fossimo nella Prima Repubblica si potrebbe tradurre così: “Ci sono delle cambiali da pagare, non possiamo andarcene a casa sul più bello!”. Ovviamente il bello sarebbe riservato solo a parenti affini e amici degli amici.

Michele Apicella

IL DOCUMENTO

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