“Per quanto ci riguarda, quasi tutti gli italiani, tranne chi voleva rimanere, tra cui un paio di operatori della Croce Rossa, sono usciti dalla Striscia di Gaza. Abbiamo inviato, come governo italiano, beni di prima necessità attraverso l’aeronautica militare e che sono stati consegnati alla Mezza Luna rossa. Stiamo anche valutando, e lo ha detto il ministro Crosetto, di inviare un ospedale da campo italiano per i feriti nella Striscia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti al termine di un incontro a Prato con rappresentanti di istituzioni e imprese colpite dall’alluvione. L’esercito israeliano ha dichiarato che i pesanti attacchi notturni nel nord di Gaza abbiano causato danni significativi alle infrastrutture sotterranee e di superficie di Hamas e l’uccisione di comandanti nascosti nei tunnel. L’eliminazione di più di una dozzina di capi militari dell’organizzazione terroristica dall’inizio della guerra sta interrompendo le loro operazioni, ritiene l’Idf. Che afferma anche di essere concentrato sull’uccisione degli alti dirigenti di Hamas. Trenta militari israeliani sono rimasti uccisi a Gaza dall’inizio delle operazioni a terra. Lo ha reso noto il portavoce militare Richard Hect. Le forze israeliane hanno completato ”l’accerchiamento” di Gaza City, separando così le postazioni di Hamas nel nord della Striscia da quelle nel Sud. Per i civili, ha aggiunto, è stato approntato un ”corridoio di evacuazione”, da nord a sud per la durata di 4 ore. ”Gli sforzi umanitari proseguono e ieri sono entrati 75 camion” dall’Egitto nel nord della Striscia. Filmati diffusi dall’esercito israeliano mostrano gli abitanti di Gaza che evacuano verso sud lungo la strada Salah a-Din attraverso il corridoio umanitario aperto oggi dalle 10 alle 14. Il valico di Rafah tra la Striscia di Gaza e l’Egitto è stato riaperto per gli stranieri e per le persone con doppio passaporto che vogliono lasciare la Striscia: lo ha annunciato il governo di Hamas. Sale a oltre 10mila il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in rappresaglia agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai militanti di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas. Il gruppo israeliano per i diritti Shurat HaDin e 2.300 sfollati israeliani hanno scritto una lettera all’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati, accusandolo di aver ignorato la situazione di centinaia di migliaia di sfollati interni israeliani: “Possiamo solo trarre la conclusione schiacciante che state ignorando le circostanze, il pericolo e il trauma degli israeliani perché sono ebrei e non musulmani di Gaza e quindi non meritano i vostri sforzi o protezione”. Lo riferiscono i media israeliani. Circa 130.000 israeliani sono stati evacuati e altri 120.000 circa hanno lasciato volontariamente le zone di confine settentrionale e meridionale dove erano soggetti agli attacchi di Hamas e Hezbollah. Le famiglie denunciano il fatto che le agenzie delle Nazioni Unite stiano aiutando i rifugiati palestinesi a Gaza sfollati a causa della guerra, ma non loro.La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen sostiene che l’Ue debba giocare un ruolo su un futuro di pace in Medio Oriente e offre “alcune possibili idee” per il dopo guerra. “Gaza non può essere paradiso per i terroristi, Hamas non può ricostruire la sua base nella Striscia”, sostiene. Ecco allora la possibilità di una “missione di pace internazionale sotto l’Onu”. Ci deve essere poi solo “un’autorità palestinese” a governare uno Stato palestinese”. Allo stesso tempo le forze israeliane “non possono stare a Gaza, non ci deve essere espulsione dei palestinesi dalla Striscia e il blocco deve terminare”. L’Unione Europea aumenta di 25 milioni di euro i suoi aiuti umanitari a Gaza ha annunciato. “Così facendo, l’Unione Europea garantirà un totale di 100 milioni di euro in aiuti umanitari per i civili di Gaza. Allo stesso tempo, stiamo lavorando con Israele, Egitto e Nazioni Unite per far entrare a Gaza un maggior numero di convogli, anche attraverso corridoi e pause per le esigenze umanitarie”, ha aggiunto. Nelle conclusioni del Consiglio europeo, adottate il 26 ottobre, si chiede che l’accesso umanitario sia continuo, rapido, sicuro e senza ostacoli e che gli aiuti raggiungano chi ne ha bisogno attraverso tutte le misure necessarie, compresi i corridoi umanitari e le pause per le esigenze umanitarie. “L’Ue ha avviato un’operazione di ponte aereo umanitario per aiutare le popolazioni colpite dalla crisi, facilitando la consegna di carichi umanitari forniti da partner come l’Unicef e organizzazioni internazionali”, si legge in una nota. Dal 16 ottobre, 6 voli che hanno trasportato oltre 263 tonnellate di aiuti hanno raggiunto l’Egitto. Le operazioni mirano a facilitare il preposizionamento degli aiuti a sostegno di una rapida consegna dell’assistenza alle persone bisognose a Gaza. Inoltre, il Meccanismo di protezione civile dell’Ue è stato attivato per offrire supporto ai voli di rimpatrio da Israele. Von der Leyen sostiene che l’Ue debba giocare un ruolo su un futuro di pace in Medio Oriente e offre “alcune possibili idee” per il dopo guerra. “Gaza non può essere paradiso per i terroristi, Hamas non può ricostruire la sua base nella Striscia”, sostiene. Ecco allora la possibilità di una “missione di pace internazionale sotto l’Onu”. Ci deve essere poi solo “un’autorità palestinese” a governare uno Stato palestinese”. Allo stesso tempo le forze israeliane “non possono stare a Gaza, non ci deve essere espulsione dei palestinesi dalla Striscia e il blocco deve terminare”. “Hamas usa chiaramente i civili come scudi umani” ha detto la presidente della Commissione Europea rivolgendosi agli ambasciatori Ue. “Israele ha il diritto di difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale. Questo è il punto di partenza. Ci dà anche la credibilità per proporre idee su una soluzione politica, sulla base della nostra eredità di campioni della soluzione dei due Stati”, ha aggiunto precisando che le immagini dei civili e dei bambini “estratti dalle macerie a Gaza” fanno “sanguinare il cuore”. “È la prima volta che ne sentiamo parlare”. Lo dichiara un alto funzionario del Consiglio Ue a proposito delle idee di pace per il Medio Oriente avanzate dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen rispondendo alla domanda se la numero uno dell’esecutivo si sia coordinata prima con il Consiglio o gli Stati membri. Stiamo lavorando su tutti i fronti per delle pause umanitarie” a Gaza ma “servono anche progressi sugli ostaggi, una cosa che ovviamente sta particolarmente a cuore ad Israele”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken lasciando Ankara. “Lavoriamo all’assistenza umanitaria ma anche al rilascio degli ostaggi. Sono convinto che possiamo fare ancora molto e che ci sono delle speranze per il rilascio”, ha aggiunto Blinken. Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha menzionato “progressi riguardo alla situazione degli ostaggi” dopo un colloquio avuto con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ad Ankara. “Siamo concentrati intensamente sulla questione e pensiamo che altri Paesi possano giocare un ruolo importante per riportare gli ostaggi a casa”, ha detto Blinken parlando con i giornalisti all’aeroporto di Ankara prima di lasciare la Turchia, in un’intervista trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. Blinken ha aggiunto di aver discusso con il ministro degli Esteri turco di “cosa possiamo fare per creare le condizioni per una pace sostenibile” tra Israele e Palestina e di “sforzi per l’assistenza umanitaria”. “La Turchia e gli Usa sono d’accordo riguardo alla necessità di impedire che i civili vengano colpiti a Gaza, sulla necessità di inviare aiuti umanitari e sulla soluzione a due Stati” del conflitto tra Israele e Palestina. Lo hanno detto fonti diplomatiche all’agenzia Anadolu parlando dell’incontro tra il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan e il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ad Ankara. Gli Usa mostrano i muscoli nel Mediterraneo come deterrenza contro l’allargamento del conflitto tra Hamas e Israele: Il comando centrale dell’esercito Usa ha annunciato su X che un sottomarino nucleare di classe Ohio è stato schierato nella sua area di responsabilità, che si estende dall’Africa nord-orientale attraverso il Medio Oriente fino all’Asia centrale e meridionale. Il messaggio arriva due giorni dopo che la Marina ha annunciato che due gruppi d’attacco di portaerei – la Gerald Ford e la Dwight Eisenhower – hanno lanciato aerei e hanno praticato la difesa missilistica durante un’esercitazione di tre giorni nel Mediterraneo. Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha incontrato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ad Ankara per discutere della situazione a Gaza e del conflitto tra Israele e Palestina. Lo rende noto l’agenzia di stampa Anadolu. Non è chiaro se dopo i colloqui ci sarà una conferenza stampa congiunta. Il portavoce dell’esercito israeliano Avichay Adraee ha dichiarato che Israele aprirà nuovamente un corridoio per consentire ai civili di Gaza nel nord della Striscia di spostarsi al sud. Adraee ha scritto su X che Israele aprirà Salah-al-Din Street al traffico verso sud tra le 10 e le 14: “Per la vostra sicurezza, approfittate per spostarvi a sud oltre Wadi Gaza”, ha detto. L’esercito israeliano ha ucciso comandanti di Hamas e ha colpito oltre 450 obiettivi nella Striscia nelle ultime 24 ore. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i soldati “hanno preso il controllo di un compound militare di Hamas con posti di osservazione, aree di addestramento per gli operativi e tunnel uccidendo numerosi terroristi”. Tra i comandanti colpiti vi è Jamal Mussa, “responsabile delle operazioni speciali di sicurezza di Hamas. Nel 1993 Mussa condusse un attacco a fuoco contro soldati israeliani di pattuglia nella Striscia”. Inoltre sono stati uccisi comandanti di Hamas durante le battaglie sul campo. L’esercito israeliano ha arrestato durante la notte Ahed Tamimi un’attivista palestinese molto nota anche a livello internazionale per aver schiaffeggiato nel 2018, quando aveva 17 anni, due soldati nel suo villaggio cisgiordano di Nabi Saleh vicino Ramallah. Tamimi all’epoca scontò 8 mesi di reclusione. Questa volta – ha riferito Haaretz – è stata arrestata per aver pubblicato sui social il seguente post: “Il nostro messaggio alle mandrie di coloni è che vi aspettiamo in tutte le città della Cisgiordania. Vi massacreremo e direte che ciò che vi ha fatto Hitler era uno scherzo. Berremo il vostro sangue e mangeremo i vostri teschi”. Un palestinese (Mahmud al-Atrash, 20 anni) è rimasto ucciso oggi in incidenti con l’esercito avvenuti a Halhul, presso Hebron (Cisgiordania). Lo riferisce la agenzia Maan. L’intelligence militare israeliana, citato dai media, ha intanto avvertito che in Cisgiordania la situazione tocca livelli di guardia. Fra le ragioni: gli appelli di Hamas ad unirsi alla lotta a Gaza; la disoccupazione di 140 mila pendolari che da un mese non possono lavorare in Israele; il congelamento degli stipendi di 120 mila dipendenti dell’Autorità nazionale palestinese ed estese violenze dei coloni contro agricoltori impegnati nella raccolta delle olive. Più di 200 palestinesi sono stati uccisi la notte scorsa durante gli attacchi dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. Per il quarto giorno consecutivo gli stranieri e le persone con doppia nazionalità non potranno uscire dal valico di Rafah, fra la Striscia e l’Egitto. Lo riferiscono fonti locali secondo cui Hamas infatti non permette il passaggio finché non sarà esaudita la sua richiesta di far evacuare dal valico anche i feriti del nord della Striscia e di Gaza City. Resta invece confermato l’ingresso degli aiuti umanitari internazionali nell’enclave palestinese.

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