Per l’inverno 2022-23, è «indispensabile che i servizi sanitari regionali verifichino e, se necessario, rafforzino lo stato di preparazione al fine di fronteggiare un eventuale aumento della domanda di assistenza per i casi di SarsCoV2». Lo afferma il ministero della Salute nella nuova circolare. In particolare si raccomanda la verifica dei posti letto in ricovero e terapia intensiva; l’approvvigionamento di dispositivi, farmaci, vaccini; la disponibilità di personale sanitario formato che «possa supportare reparti e servizi territoriali nel caso di un aumento dei casi tale da superare l’attuale capacità dei sistemi assistenziali». Per l’inverno 2022-23, è «indispensabile che i servizi sanitari regionali verifichino e, se necessario, rafforzino lo stato di preparazione al fine di fronteggiare un eventuale aumento della domanda di assistenza per i casi di SarsCoV2». Lo afferma il ministero della Salute nella nuova circolare. In particolare si raccomanda la verifica dei posti letto in ricovero e terapia intensiva; l’approvvigionamento di dispositivi, farmaci, vaccini; la disponibilità di personale sanitario formato che «possa supportare reparti e servizi territoriali nel caso di un aumento dei casi tale da superare l’attuale capacità dei sistemi assistenziali».

«I dati Italiani» dell’ultimo monitoraggio Covid della Cabina di regia Iss-ministero della Salute «sono quelli di un virus all’angolo, quindi sforziamoci di non importare nuovi problemi dalla Cina. In Italia la situazione è molto tranquilla e il Covid non è più un problema come ci dicono gli ultimi numeri. Evitiamo un fuoco di ritorno. Nessun allarme ma giusta osservazione e poi stimolare chi non l’ha fatta a farsi la quarta dose di vaccino». Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova.

L’utilizzo di mascherine, si legge nella circolare, «è efficace nel ridurre la trasmissione dei virus respiratori e nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sul funzionamento dei servizi assistenziali, potrebbe essere indicato il loro utilizzo in spazi chiusi, finalizzato in particolare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave». Analogamente, «nel caso di un eventuale sensibile peggioramento del quadro epidemiologico, si potrà valutare l’adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti». Al momento in Italia l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie è obbligatorio per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie e Rsa. La circolare invita anche a garantire «un’adeguata ventilazione negli ambienti chiusi, una misura fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione del SarsCoV2 e di altri virus respiratori». Il ministero raccomanda inoltre la vaccinazione anti- Covid nella stagione invernale 2022-2023, con l’obiettivo di «continuare a mettere in sicurezza prioritariamente anziani e fragili, proteggendoli dalla malattia grave e dall’ospedalizzazione». Si raccomanda la somministrazione delle quarte dosi con i vaccini bivalenti alle categorie a rischio, ed un’ulteriore dose di richiamo con vaccino a m-RNA nella formulazione bivalente «è attualmente raccomandata alle seguenti categorie di persone che hanno già ricevuto una seconda dose di richiamo con vaccino a mRNA monovalente, una volta trascorsi almeno 120 giorni dalla stessa o dall’ultima infezione: persone dagli 80 anni in su, ospiti Rsa, persone dai 60 anni in su con fragilità. Su richiesta dell’interessato, anche tutti gli altri soggetti ultrasessantenni, che hanno già ricevuto un secondo richiamo, potranno, comunque, vaccinarsi con una ulteriore dose di vaccino». Inoltre, dal 09/12/22 è stata estesa la raccomandazione della vaccinazione anti- Covid ai bambini nella fascia di età 6 mesi – 4 anni (compresi) che presentino condizioni di fragilità.

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