È stato accolto da oltre mille persone il segretario nazionale del Pd Enrico Letta che oggi ha fatto tappa a Caserta per tirare la volata ai candidati alle politiche del 25 settembre. Probabilmente nemmeno gli organizzatori immaginavano un’affluenza così massiccia, al punto che in tanti si sono ammassati all’esterno del ristorante ‘Vovo Pacomio’ di via Mazzini, scelto per l’incontro con amministratori locali, dirigenti, militanti e simpatizzanti. Accanto al leader del partito il capolista alla Camera Stefano Graziano, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, e i candidati Tommaso De Simone, Vincenzo Santagata e Liliana Trovato. Dopo aver illustrato i punti cardine del programma del Pd l’ex premier e tutti i presenti hanno intonato “Bella ciao” nel tripudio generale. Il segretario nazionale dem si è poi intrattenuto nel ristorante Massa.
Successivamente ha partecipato alla conferenza stampa con i giornalisti in una saletta del Teatro Comunale Parravano. Prima di sottoporsi alla raffica di domande ha chiesto espressamente di essere affiancato da Graziano (“Stefano siediti accanto a me”), da Picierno (“chiamate Pina”) e dal commissario regionale Francesco Boccia. Com’è nel suo stile Letta non ha mai perso il suo proverbiale savoir-faire. Anche quando Campania Notizie gli ha fatto notare che nel Pd c’è da sciogliere il nodo Gennaro Oliviero, grande assente all’iniziativa. Qualche giorno fa il presidente del consiglio regionale ha manifestato a chiare lettere, sul nostro portale, il suo totale disimpegno nella campagna elettorale per le “scelte sbagliate dei vertici nazionali e regionali nella scelta dei candidati alle politiche”. La risposta di Letta è stata laconica. Una stroncatura senza appello: “Ognuno si assume le proprie responsabilità”. Il “leder maximo” dei dem non ha perso il suo aplomb. Ma dalla mimica facciale è apparso visibilmente contrariato per il “boicottaggio” di Oliviero, facendo capire che il regolamento dei conti avverrà all’indomani del voto. Sulla trasformazione del Pd in “partito dei ricchi” (è il quarto partito votato dalla classe operaia, mentre riscuote grande successo tra i ceti più abbienti) il leader democrat ha ammesso che “bisogna fare di più per recuperare quella fetta di elettorato che storicamente vota a sinistra”. Come? “Puntando sul lavoro e sui giovani”. Sulla mancata intesa con i 5 Stelle Letta ha tagliato corto: “Era mio dovere politico cercare fino alla fine l’intesa, ma Conte ha deciso di intraprendere un’altra strada”. “Noi – ha aggiunto – andremo avanti con la forza delle idee”.
Mario De Michele
UNO STRALCIO DELLA CONFERENZA STAMPA