”Napoli-Juve vale lo scudetto? Alla decima giornata di campionato, giocarsi lo scudetto mi sembrerebbe una follia perche’ realmente non potrebbe essere mai una gara che vale cosi’ tanto”. Gigi Buffon frena e non carica di eccessivi significati la super sfida di domenica prossima al San Paolo.
”E’ una gara importante – spiega il portiere della Juventus ai microfoni di Sky – perche’ ci possono essere dietro tanti risvolti. Possono cambiare tante cose dal punto di vista della fiducia, della convinzione, dell’autostima per l’una e per l’altra squadra. Ma non e’ sicuramente una sfida scudetto”. Di certo, la Juve ha iniziato la stagione nel migliore dei modi. ”E’ stata una buona partenza, questo senza dubbio – ragiona Buffon -. Ma pure nelle ultime due annate nelle quali poi siamo arrivati settimi, abbiamo avuto delle partenze a razzo, che sembravano beneauguranti. Poi, invece, abbiamo visto tutti che fine abbiamo fatto”. ”Per questo – prosegue -, credo che dobbiamo restare ben saldi a terra. Non ho mai detto che siamo da scudetto. A 33 anni e con l’esperienza che penso di aver accumulato, un errore cosi’ non lo commetterei mai. E non e’ falsa modestia. E’ perche’ realmente penso che noi possiamo toglierci delle soddisfazioni, ma questo significa essere competitivi, che e’ molto differente dal vincere lo scudetto”. Intanto lui ha fatto di tutto per recuperare in tempo per la sfida con l’Inter. ”L’annata e’ nata sotto un altro profilo, con altri auspici, con altri propositi rispetto alla scorsa – afferma il numero uno juventino -. Anche il fatto che sia riuscito a cominciare la preparazione con tutta la squadra e che non abbia mai saltato un allenamento ha fatto si’ che mi sentissi parte integrante di un gruppo e di questo progetto che reputo ambizioso. Penso anche che giocatori del mio calibro debbano, e abbiano questa grande voglia, non di sentirsi indispensabili, perch‚ non lo Š nessuno, ma di sentirsi importanti al di l… della prestazione che possono fornire sul campo. Quindi importanti per quel che riguarda la loro presenza in gruppo, in campo e negli spogliatoi”. In pole position per il titolo c’e’ sempre il Milan. ”Lo reputo favorito e avanti, non a noi ma rispetto a tutte le altre squadre – rileva Buffon -. Gia’ l’anno scorso aveva qualcosa in piu’. Quest’anno con una campagna acquisti mirata, seppur poco dispendiosa, si e’ rafforzato ulteriormente. Quello che non trovavo giusto erano tutte le critiche che venivano addossate alla squadra di Allegri fino a venti giorni fa, quando si ritrovava in una situazione di grandissima difficolta’, proprio per una mancanza di uomini per i tanti infortuni. Per cui, avevo la consapevolezza e la certezza che il Milan, una volta ritrovati a livello numerico quei cinque, sei giocatori, sarebbe tornato fuori, perche’ i valori poi emergono. E cosi’ e’ stato”. Su Del Piero dice: ”Nedved lo vuole vedere in piedi e non in panchina? Penso che sia stato un parere di un campione che sicuramente ha finito in piedi la sua carriera e che e’ dispiaciuto nel vedere un giocatore delle qualita’ di Alessandro che trova spazio con il contagocce. Ma credo che questa sia una situazione momentanea, nel senso che la stagione e’ fatta di undici mesi ben tirati e, soprattutto, un campionato da’ la possibilita’ a tutti di ritagliarsi uno spazio importante e credo che questo alla fine se lo ritagliera’ anche lui”.