Torna il capitano. Definitivamente. Dopo aver visto dalla panchina la partita con la Fiorentina, Paolo Cannavaro sarà in campo domenica prossima a Parma, in uno stadio, il Tardini, che gli è familiare. Il passato è passato. Il mese trascorso solo ad allenarsi, senza poter essere in campo la domenica, è ormai un ricordo anche se Cannavaro, ai microfoni di Radio Marte, non si tira indietro nel raccontare i suoi giorni bui. “Ho subito una vera e propria ingiustizia – dice –
L’assurdità è quella di sospendere una persona prima di un giudizio definitivo, questo è da rivedere. Ho passato un periodo davvero brutto. Sono contento di tornare a disposizione e di giocare, ma la vittoria più bella – mia e di Gianluca – è quella di esserne usciti puliti. Non ci sono macchie nella nostra carriera e il discorso vale pure per la società”. Domenica c’é di fronte il Parma, una maglia che Cannavaro conosce bene. “A Parma – dice – Ho ancora tantissimi amici, è stato un bel periodo. Donadoni è un allenatore che qui è stato poco, sta facendo una grande stagione nel Parma. Ha dato un’identità ad una squadra che era sempre un’incognita. E’ imbattuta in casa. Per noi sarà difficile”. Ma anche il Napoli, indiscutibilmente, è in un buon momento di forma. “Effettivamente – ammette il capitano – a Firenze ad un certo punto, stavamo dominando, vedevo nei nostri avversari il timore di affrontare la nostra squadra. Questo fa capire quanto siamo diventati forti”. Di recente qualcuno aveva ventilato la possibilità che cedesse la fascia di capitano a Cavani. Cannavaro se la ride: “Prima dovevo darla a Lavezzi, poi ad Hamsik e infine a Cavani. Ed invece me la tengo stretta perché è una decisione condivisa da tutti. Se sta sul mio braccio, vuol dire che sono d’accordo tutti”. Il futuro del Napoli è tutto da scoprire. “La classifica? Nel girone d’andata – osserva Cannavaro – non la guardo, comincio dal girone di ritorno. Guardo sempre in alto, é giusto così. Più a lungo resteremo attaccati alla vetta, più saremo competitivi. La Juve? Abbiamo dimostrato di poterla battere, abbiamo identità di gioco, carattere e qualità. Preferisco, ovviamente, essere antipatico e vincente. Noi stiamo viaggiando a ritmi importanti e speriamo che la Juve possa mollare: finora i bianconeri stanno avendo un rendimento incredibile”. Un ultimo pensiero è per il Matador Cavani. “In allenamento – racconta Cannavaro – è un extraterrestre. Te ne accorgi quando si fanno lavori di corsa e di gruppo”.