NAPOLI – Alla vigilia di Genoa-Napoli De Laurentiis ha parlato a tutto campo alla trasmissione «Siamo tutti ct» di Radio Kiss Kiss. E ha lanciato un messaggio sul San Paolo: subito accordo o potrei andare a Caserta per costruire un nuovo impianto. Queste le dichiarazioni di De Laurentiis: «Sassuolo? Non bisogna preoccuparsi per un pareggio. Sono degli incidenti di percorso che devono capitare. Non dico possono, ma devono. Si vive molto da tifosi giustamente, però è normale che un allenatore che ha preso sette gol la partita prima e che rischia l’esonero cerca di non far giocare la squadra avversaria. Il turnover non è un computer che ti sistema tutto perfettamente ogni volta. Soltanto con la calma si vincono le scommesse. Titolarissimi da noi come Real Madrid e Barcellona? Messi detta le sue leggi al Barça così come Cr7 le detta al Real Madrid. Da noi è diverso. Qui c’è democrazia, soprattutto il concetto di società d’impresa sposato a pieno dall’allenatore. Higuain? Non possiamo pensare che i giocatori abbiano il cervello vuoto e che siano incapaci di ragionare. Un giocatore che non capisce l’importanza di della panchina è un idiota. L’importante è vincere. E’ la squadra che gioca e vince, non è il singolo».

Sulla questione di Roma-Napoli, che potrebbe essere giocata il 19 ottobre al San Paolo: «Non ho nulla in contrario sull’inversione del campo. Il San Paolo ci ha tradito l’ultima volta nonostante 60.000 spettatori, giocare in casa quindi non è sinonimo di vittoria, ma credo sia più logico giocare a Napoli piuttosto che rimandare per non falsare il campionato. A gennaio c’è la Coppa Italia, è bene non spostare la data quindi. Entrambe le squadre avrebbero altri impegni». E poi l’affondo sul San Paolo: «Mercoledì chiederò al sindaco di vendermi lo stadio. Sono molto preoccupato perché il sindaco ha detto che me lo vendeva, ma non credo che con i tempi biblici con i quali gestiscono le cose saranno in grado mercoledì di dirmi la cifra per cui vendermelo. Mi diranno che non sarà possibile a causa del Consiglio Comunale e quant’altro ancora. A quel punto salirò in auto, andrò dal sindaco di Caserta (Pio Del Gaudio), troverò l’accordo e dal 2 gennaio inizierò la costruzione. Non ho lanciato una bomba, sono solo una persona seria e operativa. Questo presidente che non si è mai tirato indietro e che ha investito i propri soldi vuole fare le cose serie. Se resto a Napoli non voglio più sentire discorsi all’italiana. In tal caso vado a Los Angeles che è la mia seconda casa, resto lì, e il calcio ve lo fate da soli. Se il sindaco dice che non ha i poteri per fare una cosa, che dia le dimissioni. Così come prefetto, questore Basta con questa mentalità!»

 

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