“Ma che estorsione a Zamparini, l’unica estorsione l’ho subita io quando mia moglie, siciliana, mi ha imposto di sposarla…”. Risponde con una battuta ironica Marcelo Simonian, procuratore sportivo di Javier Pastore, il fuoriclasse argentino ceduto nei mesi scorsi dal Palermo Calcio al Paris Saint Germain, lasciando il palazzo di giustizia di Palermo dove e’ stato interrogato per tre ore dai magistrati nell’ambito dell’inchiesta per la presunta tangente chiesta al presidente del Palermo Maurizio Zamparini nell’affare pastore.

Simonian e’ indagato per estorsione per avere chiesto, secondo quanto denunciato alla Procura dallo stesso Zamparini l’estate scorsa, una cifra superiore a quella pattuita per la cessione del giocatore argentino ai francesi. Il procuratore dell’ex fantasista rosanero oggi al Paris Saint Germain avrebbe preteso, secondo quanto dice Zamparini, 5 milioni di euro in piu’ rispetto ai 12 pattuiti di percentuale sulla cessione per 40 milioni di Pastore ai francesi. In caso contrario Simonian avrebbe fatto saltare la trattativa con il club francese. Simonian e’ stato assistito durante l’interrogatorio dagli avvocati Enrico Sanseverino e Antonio Conte. “Sono molto fiducioso e credo nella giustizia” ha aggiunto il procuratore sportivo uscendo dal tribunale.

 

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