Il Napoli vede sfumare la possibilità di avvicinarsi al secondo posto, piegato dalla reti di Lazaar, Vazquez e Rigoni. La sua intraprendenza iniziale è più fumosa che concreta. De Guzman prova la conclusione (13’), ma Sorrentino è pronto alla respinta. Di contro c’è la papera di Rafael (14’) che consente al Palermo di passare in vantaggio: da 35 metri Lazaar prova la conclusione potente col pallone che schizza dinanzi all’estremo napoletano e finisce in fondo alla rete. Un’incertezza che aumenta ancor di più i dubbi su questo giovane portiere brasiliano, più volte messo già in discussione. Il gol innervosisce il Napoli, Hamsik gira a vuoto, mentre sugli esterni c’è scarsa incisività. Il solo Higuain, come al solito, è lì mezzo a battagliare con Terzi che lo tiene a uomo. Il Palermo gioca di rimessa avendone le potenzialità. Ad ogni accelerazione, David Lopez, Jorginho e Strinic vengono sopraffatti da Bolzoni, Quaison e Vazquez. Ed è proprio Bolzoni a sfiorare il raddoppio (22’), con un diagonale che finisce di poco fuori. Il raddoppio, in ogni modo, mette a nudo i problemi del Napoli e la poca reattività di Strinic e Jorginho: in due permettono a Quaison di allungare per una ventina di metri prima di servire Dybala: l’assist del talento argentino per il tocco vincente di Vazquez (36’), è di rara bellezza. Cambia poco o nulla, nella ripresa. Il talento di Dybala e Vazquez demolisce la difesa napoletana: vederli giocare così è davvero un bello spettacolo. E la terza rete del Palermo arriva proprio per una magia di Dybala, condita dal colpo di testa di Vazquez e dalla conclusione ravvicinata di Rigoni: un’azione strepitosa, che fa esplodere il Barbera. Il gol di Gabbiadini (37’), è soltanto di contorno alla meritata vittoria del Palermo.

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