Core ‘ngrato del terzo millennio, al secolo Gonzalo Higuain, spera di segnare una doppietta contro il Napoli, domani sera allo Juventus Stadium. A Josè Altafini, antesignano in questo scomodo ruolo di irriconoscente verso i suoi vecchi tifosi, nel 1975 ne bastò uno soltanto per respingere l’assalto alla Juventus dei suoi ex compagni in maglia azzurra e sancire così la conquista dello scudetto per i bianconeri. Le vecchie storie a volte tornano, ma per i tifosi del Napoli l’astio nei confronti del Pipita è qualcosa di ben più grande rispetto al sentimento che provarono a quell’epoca nei confronti di Altafini. Il brasiliano era a fine carriera e dal Napoli era andato via senza lasciare grandi rimpianti; con Higuain i tifosi azzurri avevano invece trovato il nuovo Maradona e sognavano soprattutto grazie a lui di riconquistare lo scudetto. La sfida di domani sera nell’immaginario collettivo sta diventando lo scontro tra il Napoli ed Higuain. I tifosi la pensano così, ma Maurizio Sarri non è per niente d’accordo. Il tecnico ha i suoi problemi, legati soprattutto alle carenze in attacco, reparto che a causa dell’infortunio di Milik e della squalifica di Gabbiadini ha inevitabilmente un potenziale ridotto. Il tecnico è estremamente concentrato sulla preparazione del match e non vuole distrazioni, tanto da aver deciso di non fare la consueta conferenza stampa. In linea di massima il tecnico azzurro parla con la stampa una sola volta alla settimana ed in questo caso si è già espresso dopo la partita con l’Empoli. La squadra oggi si è allenata nel pomeriggio a Castel Volturno, prima di partire alla volta di Torino. Una volta tanto Sarri ha pochi dubbi sulla formazione da mandare in campo. Giocheranno, infatti, quelli che al momento vengono considerati i titolari, con Maksimovic al posto di Albiol, schierato al fianco di Koulibaly, e Mertens falso nove al centro dell’attacco, con Callejon e Lorenzo Insigne sui lati. A centrocampo spazio ad Allan, Jorginho ed Hamsik, mentre sulle fasce difensive ci saranno Hysaj e Ghoulam a completare il quadro della formazione. Insomma il Napoli sarà la solita squadra di Sarri, che tenterà di comandare il gioco, come fa sempre, e di creare difficoltà alla difesa bianconera sfruttando la velocità di Dries Mertens, il tempismo di Callejon e le capacità di sfornare assist a ripetizione per i compagni di Lorenzo Insigne. Buona parte della gara si deciderà a centrocampo e la capacità del Napoli di contrastare la Juventus dipenderà in larga parte da una ritrovata vena atletica dei suoi calciatori che negli ultimi tempi, soprattutto in concomitanza con le tre sconfitte consecutive tra campionato e Champions che ne hanno rallentato la marcia, era parsa alquanto appannata. Le ultime due gare, quelle vinte con il Crotone e con l’Empoli, hanno restituito un po’ di fiducia all’ambiente ed alla squadra, anche se Sarri è convinto che il malato sia ancora convalescente e non del tutto guarito.