Con una doppietta e un assist, Dries Mertens guida il Napoli a un sofferto successo contro il Cesena e tiene vive le speranze azzurre di agganciare il treno Champions League. A due giornate dalla fine del torneo, il Napoli torna a tre punti dal terzo posto della Lazio e a quattro dalla Roma. Il successo arriva in un San Paolo ferito dalla delusione di Kiev, con la curva B che attua lo sciopero del tifo e una fetta dello stadio che fischia Higuain al suo ingresso in campo tra gli applausi del resto degli spalti. Benitez, squalificato, è nella tribuna dedicata alle tv, Pecchia in panchina a godersi l’esordio in A. Il Cesena, già retrocesso, onora fino in fondo l’impegno, senza concedere niente e pungendo la difesa avversaria con Brienza e Defrel, in ottima serata. Nel primo tempo c’è tutto il Napoli di questa stagione, capace di azioni veloci e ad alto tasso tecnico davanti ma vittima di gravi amnesie difensive in difesa che il Cesena non perdona. Di Carlo fa densità a centrocampo e imbriglia Jorginho e Hamsik, che rincula spesso a impostare. Il Napoli si affida così ancora una volta alle fasce, puntando sopratutto a sinistra dove Mertens e Ghoulam mettono pressione a Volta e Tabanelli. Gabbiadini prende le misure nel per lui inedito ruolo di centravanti del Napoli, ruolo che Benitez gli assegna preferendolo a uno stanco Higuain e a un Zapata che soffre una pesante bocciatura. Dopo una certa pressione iniziale del Napoli, il Cesena comincia a premere. Ci prova prima Carbonero, che si presenta solo davanti ad Andujar ma di testa la svirgola tra le braccia del portiere, e tre minuti dopo arriva il vantaggio del Cesena, con Defrel che Koulibaly controlla da lontano, lasciandogli il tempo di mirare l’angolino e battere il portiere argentino. Il Napoli affida la razione a Dries Mertens, nettamente il più in forma di questo finale di stagione, e in tre minuti il folletto belga ribalta il risultato: prima approfitta di un liscio di Capelli per segnare il pari e poi si beve Tabanelli e Volta mettendo una palla d’oro per Gabbiadini che non sbaglia. Il Napoli punta ad addormentare la partita e gioca di rimessa. Ma la difesa balla ancora nel recupero, lasciando Defrel solo sul dischetto del rigore a segnare il 2-2, festeggiando il nono gol stagionale, con la seconda doppietta. Il Napoli ricomincia a tessere la sua tela nella ripresa, aumentando man mano la pressione. Hamsik e Gabbiadini si cercano spesso e fanno molto movimento, ma la vera spina nel fianco del Cesena è Mertens che prende ancora una volta la squadra in pugno e riporta avanti il Napoli con una delle sue azioni incontenibili in velocità, chiusa con la battuta a rete dopo uno scambio con Hamsik. Una volta in vantaggio, il Napoli torna timido e il Cesena sfiora il pari con Brienza, che prova la bicicletta dal limite e per poco non fa il gol dell’anno. Pecchia toglie Gabbiadini e manda dentro Higuain. Il Cesena è stanco, il Napoli forse anche di più. Ci provano ancora Mertens e Hamsik, Higuain non incide. Finisce con l’onore del Cesena e la speranza ancora viva del Napoli.

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